Una piacevolissima conversazione pubblica in forma di “caffè letterario” si è svolta al Neptun Bar sul lungomare di Seccagrande.
Animatore della serata è stato l’architetto Giuseppe Mazzotta, che ha guidato un dibattito sull’importanza di salvaguardare i centri storici.
La discussione ha tratto spunto dalla pubblicazione del Lions Club di Ribera (Agrigento), curata dall’arch. Luisa Doriana Lombardo, sul Concorso Nazionale d’Idee che ha visto la “piazza grande” di Ribera, intestata a Giovanni XXIII, al centro di studi e progetti proposti da studenti di architettura provenienti da tutta Italia.
I lavori sono stati aperti da Matteo Tortorici, neo presidente dei Lions di Ribera, sono stati introdotti da una relazione della curatrice del libro sull’esperienza riberese, che è stata arricchente per la complessità e copiosità delle idee pervenute.
Giuseppe Mazzotta, muovendosi fra i tavoli della suggestiva “location a mare” del Neptun, ha offerto il microfono agli ospiti in modo da costruire un percorso ragionato che sapesse più di conversazione fra amici, piuttosto che barboso convegno sui massimi sistemi dell’urbanistica nostrana.
Il V.Presidente nazionale degli Architetti, Rino La Mendola, ha sollecitato gli amministratori comunali presenti ad avere più coraggio ed apertura mentale nel dare incentivi a quelli che abitano, lavorano o vogliono trasferirsi in centro, perché quel “cuore pulsante” non cessi di battere in favore di squallide ed anonime periferie socialmente destrutturanti.
A queste indicazioni, il sindaco Carmelo Pace, in tenuta sportiva per una imminente e quasi contemporanea partita di beach volley, ha dato segno di voler aderire per intraprendere un percorso virtuoso. La sua filosofia si ispira all’incoraggiamento della volontà dei cittadini con azioni che intento creino entusiasmo ed ottimismo.
Totò Graceffo, intervenuto per il Collegio dei Geometri, ha sviluppato un dotto ragionamento sull’importanza da dare a quei segni che le ”agorà” delle città implicitamente suggeriscono ai popoli.
L’avv. Angela Matina, referente di Città Slow, si è soffermata sulla importanza di riportare alla misura ed ai tempi dell’uomo i ritmi della quotidianità che nei centri storici si sviluppano al meglio.
Su questa scia, la V.Presidente della Compagnia del Cibo Sincero di Ribera, Vanna Ambrosi, ha messo in evidenza come nel nostro paese c’è la tendenza alla decontestualizzazione al vivere (ed al mangiare) di qualità, in favore di una dispersione disarmonica che nel costituendo Centro Naturale Commerciale potrebbe trovare una risorsa importante di emancipazione.
Alcuni spunti di vivacità al dibattito sono stati suggeriti dall’arch. Giuseppe Amodei che ha criticato l’eccessiva frettolosità con la quale è stato ceduto a privati il bene pubblico denominato area degli ex 51 lotti. Ha poi auspicato che dalla sovrapproduzione di “feste ed eventi” si potesse passare alla concreta organizzazione della città per accompagnare la comunità ad una crescita economica e sociale, abbandonando facili populismi che le varie sagre suggeriscono.
La sociologa Paola La Sala, consulente per “la Carovana delle bella gioventù” ha dato una spiegazione all’abbandono della “chiazza” da parte dei giovani legata al suo transennamento trentennale (dal 1969 al 1999) che ha espropriato le nuove generazioni di sviluppare una esperienza di crescita in quei luoghi.
Franco Messina ha ripercorso i caratteri essenziali della vitalità di piazza “Duomo” (ex) in un contesto dimenticato dal tempo e dal piacere del tramandare.
La prof.ssa Lina Firetto ha rievocato i tempi del vivere all’aperto, dell’arena Excelsa e dei contesti culturali oggi chiusi e negati alle coscienze in formazione. Nuove generazioni che ha voluto rappresentare iol Presidente dell’associazione SOS Democrazia, Pino Di Lucia, disegnando un quadro di contraddizioni e di incertezze, la cui causa è da attribuire alle passate gestioni politiche ede economiche della cosa pubblica.
Il Presidente dell’Ordine degli Architetti, Piero Fiaccabrino, ha posto la necessità di restituire qualità alla progettazione attraverso lo strumento del Concorso, che premia le migliori soluzioni, come da sempre è successo e succede in tutto il mondo per progettare architetture e politiche urbanistiche degne di menzione.
Michele Cocchiara ha ripercorso le tappe che hanno portato alla nascita ed allo sviluppo del Concorso da parte dei Lions di Ribera.
Il V.Sindaco Peppe Cortese si è mostrato aperto a tutti i suggerimenti espressi nel corso della serata.
Erano presenti fra il pubblico personalità di spessore come Pippo Veneziano, Pino Pecorino, Luigi Birritteri, Saro Marretta e tanti altri amici della cultura “nascosti” dall’anonimato assembleare.
Pubblico attento, gradevolmente sorpreso dall’elevatezza degli argomenti che non sono stati “sfornati” in modo banal-popular, ma secondo quello stile che deve caratterizzare chi, da classe dirigente di ieri, di oggi e di domani, vuole e deve dare indirizzi di crescita culturale, consapevole che ciò si trasformerà in miglioramento della qualità del vivere.