Sono in rivolta, quasi in una vera e propria insurrezione i circa 250 abitanti costituiti dai nuclei familiari che compongono i 76 alloggi polari di Largo Martiri di Via Fani nel quartiere di San Francesco a Ribera. Sono decisi, si legge in una nota del Segretario di Sinistra Ecologia Libertà Angelo Renda, ad incalzare l’IACP sul terreno della verità e della trasparenza per addivenire ad una urgente e necessaria chiarezza sullo stato di salute degli immobili. Ecco perché le famiglie erano state appositamente convocate, poco fuori dai porticati delle palazzine, dal dirigente politico di SEL, con all’ordine del giorno le iniziative da intraprendere per “inseguire senza dare tregua” talune istituzioni pubbliche che da anni sono state completamente assente, ignorando volutamente la grave situazione di pericolo in cui sono state costrette a vivere. Già dall’avvio dell’aperta e animata discussione, sono state espresse positive valutazioni e ringraziamenti per l’impegno profuso da Sinistra Ecologia Libertà che con l’ultimo, decisivo e cruciale esposto, inoltrato alla Procura della Repubblica di Sciacca, ha scosso quasi fin dalle fondamenta il Palazzo della Città Crispina e diverse istituzioni sia provinciali che regionali. Numerosi interventi, nel dibattito, hanno evidenziato il valore decisivo dell’esposto/denuncia capace di smuovere le acque melmose e fetide di settori della Pubblica Amministrazione gravemente incosciente ed omissiva. Infatti è stata accolta con un caloroso applauso la notizia, prosegue la nota di SEL, che ha visto oggi il Responsabile della Protezione Civile Comunale, Arch. Nino Firetto trasmettere urgentemente via fax allo IACP di Agrigento di “relazionare con immediatezza sulle condizioni statiche ed igienico sanitarie degli immobili ed a porre in essere i lavori necessari per la messe in sicurezza”. Non solo, ma che “trascorsi 15 giorni dalla notifica, qualora non si sia provveduto alla esecuzione di quanto richiesto, si provvederà ad emanare apposita ordinanza d’ingiunzione, con relativa segnalazione alla Prefettura per ulteriori provvedimenti a tutela della pubblica e privata incolumità”. A chiusura dei lavori assembleari viene accolta all’unanimità dei presenti, si legge ancora nella nota a firma di Angelo Renda, la proposta di agire collettivamente inquilini, che sono in maggioranza, e proprietari degli alloggi mediante una vertenza legale e civile contro l’IACP. Al fine di avere una immediata relazione sulle condizioni statiche delle palazzine, viene dato mandato di operare per una perizia di parte con un noto architetto e di avviare una procedura giudiziaria con il patrocinio di un apprezzato legale di Ribera. Viene, altresì, evidenziato che è opinione diffusa, ritenere che l’IACP già da anni fosse al corrente della precarietà strutturale e di inabitabilità degli immobili e che, si ipotizza, lo avrebbe nascosto sino ad oggi agli ignari inquilini ed acquirenti. “Vitia venint multo magis longe atque hodierna die nec occuli possunt!” – Le magagne vengono da molto più lontano e oggi è il momento che non si possono più occultare!. Gli abitanti dei 76 alloggi popolari di Largo martiri di via Fani, sono fortemente convinti che si è aperta una nuova e decisiva fase!