Nella seduta di martedì sera sono stati approvati due debiti fuori bilancio. Per un terzo debito l’approvazione è stata rinviata poiché, al momento del voto, è venuto meno il numero legale; in quella seduta, dopo le formalità di rito, il presidente Alfano, ha invitato il Consiglio comunale a commemorare, in ricorrenza del 19° anniversario della morte, il giudice Giovanni Falcone, barbaramente assassinato da mano mafiosa insieme alla moglie e alla scorta. Il presidente ha letto una nota nella quale, a nome dell’interno Consiglio, invita a “portare avanti le idee di Falcone. L’esempio di Giovanni, di Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, che con lui persero la via diciannove anni fa per difendere i più alti valori dello Stato, ci devono spingere a concludere il lavoro allora intrapreso e da molti coraggiosamente condotto all’insegna della trasparenza e della concretezza”. Subito dopo il presidente ha letto una nota, a firma del dirigente del settore II “Affari Legali – Avvocatura”, dove viene chiesto al consorzio idrico e alla società d’ambito di adottare, per la fatturazione dei canoni idrici, l’articolo 16 della convenzione che prevede l’applicazione della tariffa di 1.24 euro a metro cubo omnicomprensiva. Detta nota è stata sollecitata dalla Presidenza a seguito di un intervento del consigliere Giuseppe Raccuia; è seguita la lettura dell’ordine del giorno con il Presidente che ha ribadito il mantenimento del punto inerente il centro storico di Agrigento fino alla soluzione della questione che riguarda non solo i residenti ma tutta la Città. Subito dopo è stato trattato l’emendamento, a firma del presidente e approvato dal Consiglio comunale lo scorso 29 novembre, inerente “le ore dei contrattisti impiegati presso il Comune”. Sull’argomento ha risposto il vice sindaco Muglia che ha comunicato che “per ragioni di risparmio l’amministrazione ha proceduto a dei sacrifici equi per tutto il personale. Siamo a metà dell’opera e tra qualche giorno comunicheremo al consiglio comunale il piano generale sul personale comunale”. Successivamente il presidente Alfano ha proposto il prelievo di alcuni debiti fuori bilancio iscritti all’ordine del giorno e, tale indicazione, è stata approvata ad unanimità. Il primo debito, approvato a maggioranza, impegna l’ente ha pagare 7.471,52 euro per un fatto verificatesi il 4 febbraio 2005; anche il secondo debito di 33.900 euro, scaturito per un evento successo il 17 ottobre del 2005, è stato approvato a maggioranza. Il terzo debito è maturato per il servizio di colonia estiva per minori organizzato del Distretto socio sanitario D1, di cui il comune capoluogo è capofila, per un importo di 3.960,00. Su tale punto si è sviluppato un dibattito al quale hanno preso parte i consiglieri Vita, Marchetta e Calabrese che hanno sottolineato l’anomalia del provvedimento scaturito da un mancato impegno a fronte di un servizio espletato. Calabrese, tra l’altro, ha presentato un emendamento dove viene posto a carico del Distretto l’ammontare del debito; al momento del voto, venendo meno il numero legale, la Presidenza ha rinviato a mercoledì la prosecuzione dei lavori. Ieri sera, al momento dell’appello, si sono presentati 11 consiglieri sul minimo di 12 come previsto dalle norme vigenti e, pertanto, il presidente Francesco Alfano ha dichiarato decaduta la sessione.
Agrigento 24 maggio 2011