Il direttivo del Circolo E. Berlinguer del PD di Agrigento – scrive il Segretario Epifanio M. Bellini – ha partecipato alla marcia per il Centro Storico di sabato scorso per ribadire la grande attenzione che il partito ha sempre avuto nei confronti delle problematiche che stanno conducendo il cuore della città alla completa rovina, ma anche per sottolineare che le legittime rivendicazioni della società civile devono essere sostenute dalla politica nelle sedi opportune.
Solo la convergenza delle forze politiche e di quelle sociali può raggiungere infatti l’obiettivo del salvataggio di questa porzione di territorio.
Tale approccio ha trovato evidente concretizzazione nelle recenti decisioni della giunta regionale che di fatto ha avallato e condiviso la proposta, partita dai circoli del PD di Agrigento, di dichiarare lo stato di emergenza con il sostegno di tutta la deputazione agrigentina.
Strumentali sono quindi le visioni di chi da un lato critica il PD per i manifesti murali in cui si richiamava il Sindaco all’indomani del crollo del Palazzo Lo Jacono, e dall’altro lato elogia l’operato del Governo Regionale oscurando il grande contributo che questo partito ha saputo dare. Questo Direttivo ha evidentemente ben chiare strategie e responsabilità.
Tornando alla manifestazione. Pur plaudendo alla buona volontà degli organizzatori – continua Bellini -, non si può far a meno di osservare, che iniziative di questo genere hanno sì un riscontro cittadino (obiettivo non secondario), ma ben poco a livello regionale e nazionale, al pari della chiusura e riapertura del portone comunale da parte dell’Amministrazione Comunale. Il Sindaco, a differenza degli organizzatori della marcia, ha il dovere e gli strumenti per cambiare le cose. In attesa che vengano erogati i 15 milioni di euro della rimodulazione dei fondi comunitari approvati in giunta regionale, e che venga dichiarato lo stato di emergenza da parte del Governo Nazionale, perché intanto non creare le condizioni per un ritorno degli investimenti in Centro Storico, facendola diventare zona “franca a fiscalità zero”?
Accanto alle detrazioni fiscali del 36 e del 55% e ai mutui agevolati della Regione Sicilia per le ristrutturazioni, costituisca un ufficio di concerto con la Soprintendenza che in un mese rilasci le autorizzazioni per intervenire e azzeri quindi l’ICI, la TARSU, e le altre imposte comunali per un tempo congruo, azzeri le spese d’istruttoria dei progetti e gli oneri concessori per i cambi di destinazione d’uso per tutti coloro che intervengano nella ristrutturazione di locali siti in Centro Storico, siano esse ad uso abitativo che commerciale. Specialmente per i cambi di destinazione d’uso commerciale, d’importi quantificabili in decine di migliaia di euro per intervento, questo incentiverebbe in maniera significativa il ritorno delle attività imprenditoriali (specialmente di tipo ricettivo) in Centro Storico con una riqualificazione di tante piccole porzioni a costo zero per il Comune.
Queste – conclude Epifanio Bellini – sono le proposte che offriamo al dibattito pubblico nell’immediato, ritenendole esempi di buona amministrazione nell’interesse della cittadinanza.