Fra i due litiganti il terzo cade

Il settimanale cattolico agrigentino, “L’Amico del Popolo”, torna anche questa settimana sulle vicende che riguardano il Centro storico di Agrigento, che con il suo carico di polemiche e interminabili discorsi – così come scrive l’autore dell’articolo, Carmelo Petrone – ha fatto emergere il vero volto della nostra città: una città spaccata, arroccata su individualismi politici, sociali e culturali, dove il primeggiare sull’altro (del “tu un sai chi sono io!”) viene considerato l’obiettivo primario.

Un articolo molto critico, che senza troppi giri di parole traccia lo spaccato di una realtà territoriale dominata “da una democrazia senza qualità, da una crisi della rappresentanza politica, ormai, malgrado le apparenze, priva di rappresentanza sociale, radicamento locale, dimensione etica e attenzione ai reali bisogni della gente.”

La cruda analisi di come accade che  in un contesto del genere l’antipolitica brucia e mangia se stessa (complice l’apparato mediatico), prendendo il posto della politica.

La constatazione di come si è rotto il legame tra la politica e il territorio, in particolar modo a livello nazionale e regionale, un po’ meno a livello locale, pur con i dovuti distinguo.

Petrone,  mette a nudo una fase politica istituzionale, in cui spicca l’assenza di coloro che sono stati eletti per essere latori dei bisogni della gente (sarà perché non devono rendere conto ai cittadini ma a chi alle prossime elezioni deve metterli in lista?).

Questo e altri interessanti articoli, sul “L’Amico del Popolo” di questa settimana.

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