Riteniamo l’atteggiamento dei sindaci una provocazione – afferma il Segretario Aggiunto UGL, Roberto Migliara -, che rischia di generare forme di protesta portando ad una nuova quanto possibile paralisi della raccolta dei rifiuti.
Alcuni sindaci in totale difformità a quanto previsto dalla legge ed eludendo l’impegno preso con l’assessore Marino, invece di chiedere un aumento dei servizi in attuazione della legge sui rifiuti, avviando la raccolta differenziata, che nel comprensorio dell’ Ato Gesa 2 è pressoché nulla, chiedono una riduzione dei servizi, naturalmente senza la preventiva convocazione concertativa delle Organizzazioni Sindacali.
Tali atteggiamenti mirano a delegittimare ruoli e funzioni, lavoratori e famiglie, interessi collettivi e gestione virtuosa.
Il volere abbattere i costi additando i lavoratori come causa del dissesto e dell’aumento della tassa sui rifiuti – continu Migliara -, avvalora il fallimento gestionale per totale incapacità di chi, in questi anni, ha guidato e fatto parte del consiglio di amministrazione dell’Ato , senza una programmazione che avrebbe consentito efficienza ed economia.
Il consiglio di amministrazione si accorge solo oggi di un esubero del personale addetto alla raccolta, o è un pretesto per chiedere l’intervento del governo regionale mettendo i lavoratori gli uni contro gli altri?
Le amministrazioni comunali inadempienti hanno provveduto a versare alla Gesa quanto dovuto? E quali atti sono stati prodotti per la lotta all’evasione ?
Nulla, nulla di tutto ciò è stato fatto.
Oggi invece assistiamo al tentativo di ripristinare norme e regole eliminando con un colpo di spugna esclusivamente l’anello debole del sistema dei rifiuti, i lavoratori, che operano in condizioni disagiate e che ancora oggi non sono nelle condizioni di avere retribuzioni in tempi certi e dignità lavorativa.
I cittadini continueranno impassibilmente a non rivendicare il proprio diritto subendo una diminuzione di servizi invece che un suo potenziamento?
Ci risulta che alcune imprese hanno incontrato i propri lavoratori, al fine di comunicargli un possibile licenziamento; le invitiamo a protestare insieme ai lavoratori, al fine di non vedere sparire alcuni di loro.
Da parte nostra stigmatizziamo l’atteggiamento irresponsabile di taluni amministratori, che oggi 1° maggio giornata del lavoro e del lavoratore rischia di diventare giornata di disperazione e di disgregazione sociale.
Pertanto – conclude Roberto Migliara -, chiediamo alla Dott.ssa Restivo una convocazione urgente delle organizzazioni sindacali, al fine di trovare soluzioni alternative al licenziamento, il ripristino di un servizio efficiente e di una gestione virtuosa della Gesa in previsione del nuovo appalto, confermando che nostro malgrado, intraprenderemo le opportune forme di lotta nel caso in cui si voglia perseguire la strada dei licenziamenti.
Egreg.Sig.Migliara ,il suo articolo é ineccepibile .
Bisogna sapere cosa ha detto IL SINDACO MARCO ZAMBUTO alla Dott.ssa TERESA RESTIVO ( persona che ama veramente Agrigento ) per diminuire gli sprechi .Ad Agrigento ci sono professionisti che sono in grado di mantenere la citta’ pulita come alcune citta’ del NORD ,ma fino a quando c’é questo Sindaco la citta’ non avra’ luce .