Sull’incresciosa vicenda accaduta ieri negli uffici della SERIT di Agrigento, interviene il Responsabile dell’ADOC, Arch. Domenico Savio Lo Presti:
“Apprendiamo dai mezzi stampa dell’intervento dei Carabinieri alla sede SERIT di piazza Metello ad Agrigento, a seguito della telefonata di un utente cui era stata negata la possibilità di usufruire dei servizi igienici degli uffici.
Fatta premessa che la SERIT SICILIA S.p.A , che è la Società incaricata di gestire la riscossione dei tributi e delle altre entrate nella Regione Sicilia, per la tipologia dell’attività che svolge riceve quotidianamente presso i suoi uffici centinaia di utenti, appare inverosimile, prescindendo da aspetti normativi nei quali non vogliamo entrare nel merito, che gli uffici non siano dotati di servizi igienici aperti al pubblico. Ciò anche in considerazione del fatto che i cittadini non scelgono spontaneamente di recarsi presso gli sportelli della SERIT, ma vi sono costretti – e a volte immeritatamente – rinunciando ad intere giornate lavorative e sottoponendosi ad interminabili code d’attesa.
Ancor più inverosimile – continua Lo Presti – appare il comportamento di quanti hanno voluto negare ad un utente cardiopatico la possibilità di usufruire di un bagno per dar sfogo ai bisogni fisiologici indotti da farmaci diuretici.
La nostra associazione, nell’anticipare un interessamento mirato ad accertare eventuali obblighi di legge da parte di chi gestisce servizi aperti al pubblico e che riscuote denaro anche per conto di pubbliche amministrazioni, non può che ribadire in ogni caso l’esistenza di un dovere morale che avrebbe dovuto imporre ai responsabili un comportamento ben diverso da quello tenuto.
Sarebbe opportuno che, oltre la nostra Associazione, fossero i vertici della Società ad appurare quanto accaduto – conclude la nota dell’ADOC – e voler porre rimedio, facendo sì che si eviti di continuare a pensare la nostra Città come un luogo dove non ancora si sconoscono le regole della civile convivenza.