Ancora una volta è Facebook a far la parte da protagonista e più precisamente il gruppo su Fb “Aragona – gli amici della Torre del Salto d’Angiò”.
Il social network, si sta trasformando poco la volta in un organo d‘informazione che offre spunti ad azioni di protesta, petizioni popolari, denunce all‘opinione pubblica.
Questa volta, il gruppo “Aragona – gli amici della Torre del Salto d’Angiò” promuove la raccolta firme in segno di riconoscenza ed affetto verso le suore delle Figlie della Carità di San Vincenzo dè Paoli, che si apprestano a lasciare dopo oltre centoventi anni il paese delle maccalube, della terra gialla -così come veniva definita Aragona a causa della presenza di miniere di zolfo – e il Palazzo Principe, lasciato nel 1889 al “Pio Istituto Orfanotrofio Femminile Principe Aragona” dal sacerdote Luigi Burgio Naselli, ultimo discendente dei fondatori del paese.
La direzione e la gestione della fondazione per questi oltre centoventi anni è stata sempre affidata alle Figlie di Carità di San Vincenzo dè Paoli, che si sono prese cura di orfane e bisognosi.
L’opera delle suore vincenziane di Aragona, ha fatto sì che il paese non rimanesse indifferente dinanzi la partenza delle suore.
Molta gente è rimasta dispiaciuta e auspica che le vincenziane possano rimanere ad Aragona.
Ad aderire alla raccolta di firme il preside Giacomo Buscemi (v. foto), che ha frequentato la scuola gestita dalle suore, il consigliere comunale Michele Gaziano e i parroci delle parrocchie che avranno consegnati i registri di raccolta firme per sottoporli ai fedeli per una loro adesione.
A riprova di quanto gli aragonesi siano legati alle suore vincenziane – e qualcuno teme già per le future sorti del Palazzo Principe – il fatto che oltre al gruppo di Fb e ai parroci, anche semplici cittadini si stiano attivando per raccogliere le firme in segno di riconoscenza verso le suore.
È questo il caso della proprietaria dell’edicola che si affaccia sulla piazza Umberto I ad Aragona, che ha voluto alcuni modelli di raccolta per farli riempire dalle persone che nei prossimi giorni vi si recheranno.
2 thoughts on “Vincenziane di Aragona. “Aragona – gli amici della Torre del Salto d’Angiò” promuove tramite Fb una raccolta firme in segno di riconoscenza ed affetto”
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Ma perché devono ritirarsi da Aragona le suore? Sono una istituzione, hanno fatto molto per Aragona, possibile che sia la mancanza di vocazioni a farle ritirare da Aragona dopo più di un secolo di meritorio servizio. Perché non fanno venire delle giovani sorelle da Roma c’è ne sono parecchie di vincenziane lì – è giusto che qualcuna possa arrivare anche in questo piccolo e a volte dimenticato angolo della Sicilia che ha tanto bisogno di spiritualità, assistenza e presenza.
Leggo con molta amarezza la paventata scomparsa delle vincenziane da Aragona, le quali hanno rappresentato per oltre un secolo un punto di riferimento per tanti aragonesi.
Ogni volta che torno ad aragona per le mie ferie non manco mai la visita a Suor Luisa e le sue ultime consorelle.
Questo è un sintomo di un ulteriore impoverimento sociale e culturale che dura da anni nel nostro comune, dove continua la continua emorragia di giovani e non, che come me per trovare lavoro sono costretti ad emigrare, ma a differenza dei nostri padri che avevano sempre il desiderio di ritornare, purtroppo per questa generazione di emigranti c’è la consapevolezza che niente fa presupporre ad una svolta positiva nè in campo sociale, economico, culturale ed occupazionale, e che molti di noi non intenderanno per nessuna ragione ritornare al proprio paese.