Sarebbero centinaia di migliaia i documenti che il sito Wikileaks si appresta a mettere in rete, dei quali alcuni potrebbero danneggiare le relazioni degli Stati Uniti con molti paesi alleati.
“Non sappiamo esattamente quello che Wikileaks ha e che cosa intende farne. La nostra posizione è chiara. Questi documenti non devono essere divulgati”, ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato americano PJ Crowley
Secondo il Daily Mail, tra i documenti ce ne sarebbero alcuni anche relativi alla valutazione degli Stati Uniti sulla personalità dell’allora premier britannico Gordon Brown.
David Cameron, il primo ministro britannico, era stato avvertito da venerdì sera dagli Stati Uniti sui documenti segreti che Wikileaks sta per pubblicare.
I file dei documenti segreti dei quali sarebbe in possesso il sito, stanno facendo tremare molti governi – compreso quello italiano -, poiché non riguardano valutazioni di solo carattere politico, ma anche aspetti militari e accordi segreti tra i vari stati.
Il sito ha già rilasciato molti dettagli segreti di operazioni militari alleate in Iraq e in Afghanistan e a partire da domani (28/10/10), potrebbero essere divulgati i primi contenuti di questo nuovo ‘stock’ di domumenti segreti.
Milioni di messaggi confidenziali tra il governo degli Stati Uniti e le sue ambasciate in tutto il mondo, che stanno per essere pubblicati.
Il Dipartimento di Stato americano ha avvertito che le fughe di notizie potrebbero danneggiare le relazioni degli Stati Uniti in tutto il mondo.
Oltre Gran Bretagna e India, gli Stati Uniti hanno messo in guardia i governi di Australia, Italia, Canada, Danimarca, Norvegia e Israele, in anticipo rispetto alla pubblicazione delle notizie.
È stato affermato che una reazione da parte dei paesi coinvolti, oltre a ingenti danni, potrebbe portare all’espulsione di diplomatici e cittadini statunitensi.
Il Washington Post ha riferito che i file conterrebbero anche le accuse che gli USA hanno sostenuto il PKK, l’organizzazione ribelle curda che è stata protagonista di una guerra separatista contro la Turchia dal 1984.
Nessuno ad oggi è stato accusato per aver passato al sito web i file coperti da segreto, ma il sospetto si concentra su Bradley Manning, un analista dell’intelligence arrestato in Iraq nel mese di giugno e sospettato già di una precedente fuga di notizie.
I documenti ‘codificati’, che il sito Wikileaks ha tradotto potrebbero contenere altri dettagli segreti delle operazioni militari in Iraq e in Afghanistan e molti, potrebbero essere quelli catalogati come Confidential, mentre un numero più esiguo potrebbero essere quelli coperti da Secret e Top Secret.
Il capo delle forze armate statunitensi, ammiraglio Mike Mullen, ha esortato WikiLeaks a fermare la pubblicazione dei documenti.
L’amministrazione Obama ha avvertito che la pubblicazione dei documenti da parte di WikiLeaks metterebbe in pericolo la “vita”e gli ”interessi”.
Il Ministro degli Esteri italiano Franco Frattini, ha dichiarato di aver consultato il Dipartimento di Stato statunitense, che ha confermato che ci sarebbero dei documenti che riguardano l’Italia, ma il cui contenuto non può essere previsto.
Wikileaks è stata fondata da un australiano, Julian Assange, ex hacker, che è stato criticato dal Pentagono per la pubblicazione di materiale riservato (400mila documenti sulla guerra in Iraq e in Afghanistan), ed è attualmente ricercato per essere interrogato in Svezia con l’accusa di stupro. Assange ha sempre negato le accuse.
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