Al Presidente della Provincia Regionale di Agrigento
Al Presidente del Consiglio Provinciale
Ai Sig/ri Consiglieri Provinciali
LETTERA APERTA
Sig. Presidente, considerato che, Lei interpreta le mie proposte, i miei interventi sia in Consiglio che nelle TV, i miei suggerimenti, i miei indirizzi programmatici, come fastidiose accuse o peggio ancora delle provocazioni amministrative, poiché, purtroppo, dimostrano l’inerzia e l’incapacità di concepire il ruolo che l’Ente Provincia, da Lei rappresentato, deve esercitare come soggetto di programmazione territoriale, Ente di coordinamento delle attività e delle politiche dello sviluppo locale. Non è sufficiente lavarsi la coscienza e pensare di aver compiuto il proprio dovere, con l’iniziativa dell’aeroporto. Iniziativa che, seppur condivisibile nella sostanza, non è altrettanto nella forma, che appare: esagitata, esasperata, tanto da dare l’impressione di essere un fatto personale.
Comprendo che Lei, sig. Presidente, preferirebbe un Consiglio Provinciale totalmente appiattito alla persona del Presidente con tutti i suoi difetti caratteriali e non all’attività del Presidente come figura istituzionale, così come preferirebbe un Consiglio silente, omertoso e complice di una mancata incisione nell’azione amministrativa, priva di ruolo, priva d’impulso e di coordinamento della programmazione per lo sviluppo economico dell’intera provincia di Agrigento.
Pertanto, Le spiego perché da circa due anni continuo a proporle di avviare le procedure per la predisposizione del piano provinciale dei trasporti, all’interno del quale si può disegnare un ruolo importante di un’infrastruttura aeroportuale.
Lei sa che nella nostra provincia insistono tre porti, e dovrebbe sapere che, sia il porto di Licata, che quello di Sciacca, sono d’interesse Regionale, di contro il porto di Porto Empedocle è d’interesse Nazionale. Il sistema ferroviario interessa sia la città di Porto Empedocle che quella di Licata, mentre a Sciacca la linea ferroviaria è stata soppressa da molti anni. Trenitalia assicura un adeguato collegamento tra Agrigento e Palermo, ridimensionando notevolmente il collegamento tra Agrigento, Caltanissetta e Catania. I treni a lunga percorrenza come, il collegamento diretto con Torino oltre al collegamento diretto con Milano, sono stati cancellati, e in questi giorni abbiamo dovuto fare una battaglia per avere confermato il treno per Roma, quest’ultimo poco frequentato è stato istituito in sostituzione del treno per Milano il quale era utile ai cittadini e molto frequentato.
Continuando nella disamina, ci si accorge che la nostra è una provincia non ancora interessata da un sistema viario autostradale, ma semplicemente da strade Statali, Provinciali e comunali. Si sta operando per il raddoppio della strada Agrigento-Caltanissetta, seppur l’intervento sia limitato, in questa fase, nei pressi di grotta rossa, con la finalità di realizzare un’autostrada. Il protocollo per l’ammodernamento della strada 189 è stato sottoscritto di recente.
Ometto di parlare di aeroporto, perché in questi due anni e mezzo si è parlato solo di questo.
Come vede sig. Presidente, purtroppo per le esiguità delle strutture, è stato sufficiente qualche rigo per enunciare le nostre modestissime ed essenziali infrastrutture, le quali dovrebbero essere propedeutiche per favorire e incrementare lo sviluppo economico e occupazionale nella nostra provincia. Purtroppo quel poco che esiste è statico, è fine a se stesso, le cose che si fanno ovvero si propongono, sono frutto di necessità o peggio ancora d’improvvisazione.
La nostra provincia che ha tutto il diritto di definirsi a “Vocazione Turistica” non riesce ad attrarre e incrementare i flussi turistici, uno dei motivi è la difficoltà di raggiungere agevolmente i nostri territori.
Il Piano Provinciale dei Trasporti, dovrà costituire lo strumento programmatorio provinciale finalizzato a orientare e coordinare le politiche d’intervento nel settore trasportistico, in coerenza con gli indirizzi di pianificazione socio-economica e territoriale della Provincia di Agrigento, e a perseguire obiettivi di efficacia, efficienza, compatibilità ambientale e sicurezza del sistema dei trasporti.
Pertanto il Piano Provinciale dei Trasporti di Agrigento, dovrà tenere conto delle effettive esigenze territoriali della nostra provincia, concepire e programmare un sistema infrastrutturale integrato, e intermodale, colmando i punti di debolezza e valorizzando i punti di forza, proiettando lo sviluppo della nostra provincia verso il futuro.
La realizzazione di un aeroporto potrà essere dimostrato dall’effettiva esigenza territoriale, da una effettiva necessità di mobilità di persone e cose, in una diversificazione dei sistemi dei trasporti, dove il trasporto delle merci e la mobilità dei flussi turistici devono trovare la giusta dimensione.
Lei sig. Presidente, non ha dimostrato capacità politico-amministrativa di concepire una pianificazione territoriale dei trasporti, infatti, Lei fa confusione con il “Piano Provinciale della Viabilità” che non è altro il disegno grafico delle strade provinciali esistenti, e comunque quest’ultimo piano è stato merito dei suoi predecessori. Inoltre la invito a non fare confusione tra il redigendo Piano Territoriale Provinciale, e anche questo piano è merito dei suoi predecessori, dove sono trattati, come argomento in genere, anche i “Trasporti”.
Sig. Presidente, sarebbe opportuno che Lei si leggesse l’Art. 5 comma 5 dello Statuto della Provincia Regionale di Agrigento, dove Lei esercita la funzione di Presidente, che così recita: “La Provincia regionale: Attribuisce alla rete delle infrastrutture di trasporti intermodale (marittimi, stradali, ferroviari, aeroportuali) e di comunicazioni il compito di garantire l’accessibilità, di assicurare la mobilità e di facilitare le relazioni all’interno del proprio territorio e di quello di altre provincie della Sicilia, e con il resto del Paese e dell’Europa e i paesi del bacino del mediterraneo. Riconosce l’importanza delle relazioni con i paesi del bacino del Mediterraneo e si impegna a promuovere con gli stessi più intensi rapporti di cooperazione”.
Più volte ho chiesto un confronto in Consiglio Provinciale sul tema della PROGRAMMAZIONE, e ancora oggi sono in attesa di un confronto costruttivo e propositivo. Lei, per sua scelta, non partecipa più alle sedute del Consiglio, perché non vuole sottoporsi a confronti e a critiche, che a volte possono apparire dure e aspre, purtroppo queste motivazioni appaiono incomprensibili e comunque irrilevanti, d’altronde, Presidente, Lei ha il dovere di assumersi le responsabilità che Le competono. La sede istituzionale preposta all’esplicitazione d’indirizzi politici e programmatici è il Consiglio, dove siedono soggetti, che lo hanno eletta, che per la loro esperienza, la loro professionalità, la loro conoscenza amministrativa, la loro culturale, sono nelle condizioni di concepire e proporre una seria ed opportuna programmazione per lo sviluppo economico e sociale della nostra provincia. Ma a Lei questo non interessa proprio.
Le comunico sig. Presidente, che la VIII commissione “Attività produttive e Trasporti”, dove il sottoscritto è componente, ha avviato l’iter per la sensibilizzazione di tutti gli attori che esercitano un ruolo istituzionale e propositivo nel settore trasporti. Inizieremo gli incontri, prima con le parti sociali, venerdì alle ore 11.00 nell’aula Consiliare della Provincia, con le quali inizieremo l’iter necessario per arrivare a dare gli indirizzi del “Piano Provinciale dei Trasporti di Agrigento”. Ovviamente il nostro obiettivo è quello di addivenire ad una grande iniziativa, dove inviteremo, i Deputati Nazionali; i Deputati Regionali; il Ministero dei Trasporti; l’Assessore Regionale ai Trasporti; il Presidente di Trenitalia; il Presidente di R.F.I.; il Presidente dell’ENAC; il Presidente dell’Anas; il Genio Civile Opere marittime e l’Autorità portuale; i Presidenti delle Provincie di Caltanissetta e Enna e i Sindaci dei Comuni interessati.
Mi rendo conto delle difficoltà e degli ostacoli che avremo di fronte a mettere la Provincia di Agrigento al centro del dibattito politico Regionale e Nazionale, ma mi rendo altrettanto conto che una classe politica che ha la presunzione di rappresentare i cittadini, deve prodigarsi al massimo e con tutte le proprie forze per dare risposte concrete al territorio.
Concludendo, sig. Presidente, la invito a non offendersi o infastidirsi quando la definisco “incapace dal punto di vista amministrativo”, Le chiedo di smentirmi non con gli enunciati o con le chiacchiere, mi smentisca con i fatti, con le azioni concrete ed io sarò pronto a sostenerla politicamente ed intellettualmente. Qualora, Lei Sig. Presidente, non condivida né il contenuto né le argomentazione della presente e volesse confrontarsi in un dibattito pubblico televisivo, dichiaro la mia disponibilità fin da adesso a tale confronto.
Distinti saluti.
Agrigento lì 24/11/2010 Il Consigliere Provinciale
Orazio Guarraci
Premesso che condivido il Guarraci pensiero chiedo cosa ne pensano i Consiglieri Provinciali delle dichirazioni di D’Orsi, nell’intervista rilasciata a Grandangolo il 20/11, dove scarica su di loro la responsabilità sull’ “affaire” Rigassificatore. Cordiali saluti.
Come puo’ non definirsi interamente incapace ( e non solo dal punto di vista amministrativo) un individuo che non si addossa le responsabilità di tutto quello che sta accadendo , anche a causa del suo assenteismo in Consiglio, e che si è pronunciato in maniera forse anche persegubile penalmente su varie argomentazioni, citando poteri molto forti che non possono essere contrastati. E dovrebbe pure offendersi? Farebbe meglio a fare le valigie.
Saluti “Presidente”..