(ITALPRESS) – Cinque persone agli arresti domiciliari e beni per oltre 700 milioni di euro sequestrati. E’ il bilancio dell’operazione “Aristeo”, condotta stamani dalla Guardia di Finanza di Catanzaro e coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi. Gli arrestati devono rispondere di associazione per delinquere finalizzata alla truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche dello Stato e dell’Unione Europea, nonche’ alla commissione dei reati di malversazione ai danni dello Stato, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e falso ideologico in atto pubblico. L’operazione e’ stata condotta tra Catanzaro, Reggio Calabria, Teramo, Pescara, Catania, Lucca e Roma. “Si tratta – spiegano le Fiamme Gialle – della piu’ importante operazione finora svolta in Italia nel settore delle frodi ai danni dello Stato e dell’Ue e che, tra l’altro, ha avuto il pregio di riuscire a individuare e neutralizzare una pericolosa consorteria criminale ideata e promossa da diversi imprenditori originari e/o residenti nella piana di Gioia Tauro”. L’indagine, avviata nell’ottobre 2007, nasce dall’attivita’ di intelligence svolta dalla sezione frodi comunitarie del Nucleo di Polizia Tributaria di Catanzaro nei confronti di due imprese per verificare la legittima percezione di contributi pubblici per la realizzazione di specifici programmi di investimento in Calabria. “Lo sviluppo degli accertamenti – proseguono le Fiamme Gialle – ha consentito di fare emergere l’esistenza di una vera e propria consorteria criminale particolarmente specializzata nell’organizzare truffe finalizzate all’indebito conseguimento di pubbliche contribuzioni”.