“I magistrati italiani contro la criminalità organizzata , venerdì hanno ricevuto una spinta da parte di un alto funzionario della giustizia degli Stati Uniti, nella loro battaglia contro un disegno di legge progettato dal governo di Silvio Berlusconi, per restringere drasticamente le intercettazioni”
La fonte dell’articolo – The Associated press-, riporta le dure critiche al disegno legge, evidenziando come la politica di Berlusconi “le cui attività hanno portato alla corruzione e a diverse altre indagini contro di lui, è finalizzata alla salvaguardia dei propri interessi.”
“Lanny Breuer, che sovrintende la divisione criminale del Dipartimento di Giustizia, ha rifiutato di commentare direttamente la legge, ora in Parlamento, che dovrebbe pesantemente limitare l’uso delle intercettazioni.
Breuer ha aggiunto che i pubblici ministeri degli Stati Uniti non vogliono nulla che possa soffocare il flusso di ciò che egli chiama “informazioni estremamente utili per i procuratori italiani, nella lotta alla criminalità organizzata.”
Pressato dai giornalisti, Breuer ha detto che gli americani sperano di avere”ancora le stesse informazioni di valore” che investigatori italiani regolarmente partecipano ai loro omologhi negli Stati Uniti.
Il premier (Berlusconi ndr) – riporta l’articolo – nega ogni irregolarità e sostiene di voler la legge per tutelare la privacy di tutti i cittadini.
Il ministro della Giustizia italiano Angelino Alfano – continua il giornalista americano – ha rilasciato una dichiarazione nella quale sostiene che la collaborazione giudiziaria con Washington è stata “eccellente” e feconda, in risposta alle reazioni ai commenti Brueur.
In particolar modo,. ha osservato che Breuer aveva rifiutato di commentare direttamente la legge proposta.
Non c’è che dire. Agrigento non è famosa nel mondo solo per i templi dorici, il clima o il mare.
Un valore aggiunto, pare essere quello del ministro agrigentino, del quale la stampa mondiale si sta interessando.
Sarà questa la nuova “attrazione turistica”?
Mai prima d’ora, il Governo americano aveva espresso giudizi tanto pesanti sull’approvazione di una legge in un paese straniero e a poco serve che Brueur abbia dichiarato di non voler commentare direttamente la legge.
L’opinione – più o meno ufficiale – e i timori del Governo e della magistratura statunitense, campeggiano sulle pagine dei giornali di tutto il mondo…
Gian J. Morici
E’ giusto che si intercettano solo le conversazioni dei mafiosi, tanto si deliziano a parlare con i parlamentari. Alla fine non cambia niente.