Proprio così, come ormai da tempo accade per ogni notizia che suscita clamore, le certezze – o pseudo tali – in merito ai fatti arrivano dai social network.
L’abbattimento di un aereo passeggeri della Malaysia Airlines MH17 al confine fra Russia e Ucraina, che ha causato 298 vittime, ha dato la stura ad uno scambio di accuse tra Mosca e Kiev in merito alla responsabilità dell’accaduto.
Immediatamente i partiti degli opinionisti di Facebook si sono mobilitati per dare una versione dei fatti valutata secondo simpatie personali e nel profondo rispetto delle più disparate teorie complottiste che sembrano destinate a sostituire le verità assolute che per millenni sono state prerogativa esclusiva delle religioni.
Secondo le più recenti notizie (ovviamente tratte dalla Bibbia-Social Facebook), il Boeing della Malaysia Airlines sarebbe stato abbattuto dalle forze armate di Kiev perché scambiato per l’aereo del presidente russo Putin. Secondo Kiev invece, il velivolo è stato abbattuto da separatisti filorussi, con la collaborazione di uomini dell’intelligence russa (incastrati da intercettazioni, pubblicate dal Kyiv Post), che avrebbero scambiato il volo civile con il Iliushin 76 che trasportava viveri per soldati di Kiev e che in quel momento si trovava non distante dall’aereo della Malaysia Airlines.
Mentre “Santa Madre Chiesa Facebook” lancia i propri anatemi verso l’una o l’altra parte in causa, più prudentemente i separatisti ucraini auspicano una tregua e il Ministero della difesa russo, dichiara a RIA Novosti (fonte russa d’informazione) e da un tweet lanciato dallo stesso Ministero russo: “Impossibile trarre una conclusione in tale fase iniziale, specialmente in mezzo a battaglie nella regione”. A completare un quadro abbastanza fosco sul quale si addensano tantissimi dubbi (salvo quelli dei seguaci del web e di qualche giornalista “unico detentore di verità assolute (dipenderà dal cognome che porta?), il fatto che Rossijskaja Gazeta, – quotidiano russo il cui editore è sostanzialmente il governo di Putin – mentre tutta la stampa mondiale riporta la notizia dell’abbattimento dell’aereo in prima pagina ed in grande evidenza, relega la stessa a fondo pagina.
Forse il conto non torna. E mentre in molti hanno dubbi e timori in merito a possibili verità scomode, le uniche certezze appartengono al popolo di Facebook che, lontano migliaia di chilometri dagli eventi, sentenzia secondo il proprio credo (quasi religioso). Cosa accadrebbe se si dovesse scoprire chi sono i responsabili della morte di quasi 300 innocenti? Un’altra teoria complottista saprà dare la risposta giusta al popolo di FB, a prescindere da quale che sia la verità…
Gian J. Morici