“Dal Partenone di Atene al Putthanone di Akràgas”. Il nuovo libro umoristico di Raimondo Moncada, che narra della scoperta effettuata da tre tombaroli nella Valle dei Templi di Agrigento. L’antico teatro greco? No, molto più importante. Il ritrovamento di un tempio dedicato ad una dea sconosciuta, che offre ai tre e al mondo uno spaccato inedito di quelli che furono i costumi della società dell’antica Akragas.
Costumi che nel corso dei millenni si sono tramandati, arrivando integri – si fa per dire – ai giorni nostri.
Una storia avvincente, scritta con ironia e intelligenza, che nel divertire il lettore, lascia trasparire la non comune cultura e l’eleganza dell’autore, il quale tratteggiando con grande maestria i personaggi dell’antica Akràgas, spiega le ragioni per le quali la Valle dei Templi divenne unica attrazione turistica della classicità e la Agrigento ellenica si riscoprì polis di pilus.
Un libro godibilissimo, che narra della dea che fu amata da tutto il mondo: Giumenta, conosciuta come Putthanonès; colei che riuscì a far cambiare mestiere alle mortificate escort d’epoca.
Un’opera che non può assolutamente mancare nella biblioteca di uno studioso di antropologia e archeologia (purchè dotato di umorismo).
Al Teatro dell’Addolorata di Agrigento, lo scrittore Raimondo Moncada è stato accolto da applausi scroscianti, urla da concerto, tifo da stadio. L’autore è riuscito a stento a trattenere l’emozione nel luogo delle sue radici, ancora ferito dalla frana del 1966.
Prima di lanciarsi nel tour delle presentazioni col suo nuovo libro umoristico “Dal Partenone di Atene al Putthanone di Akragas”, Raimondo Moncada ha voluto fare visita al Parco dell’Addolorata, nell’antico quartiere del Rabato, dove sono nati e cresciuti il padre Gildo, i nonni, i bisnonni, i trisnonni, gli zii, i prozii, i cugini.
Una visita nella terra dove è piantato il suo albero genealogico.
Il Parco dell’Addolorata, con il teatro a cavea e tanti impianti sportivi, è stato costruito a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, dopo la frana del 19 luglio 1966 che causò il crollo di molti palazzi e danni a monumenti con il conseguente spopolamento dei quartieri di Santa Croce e Via Garibaldi, sfregiati negli anni dalla costruzione di palazzoni in cemento armato. Lo stesso movimento franoso sta colpendo anche la soprastante Cattedrale di San Gerlando, nel quartiere dove Raimondo Moncada ha imparato a muovere i primi passi e a parlare.
Il teatro dell’Addolorata non ha mai ospitato eventi. Quello di Raimondo Moncada è stato il primo. Il quartiere è ritornato a vivere con le sue antiche voci.
L’ebook si trova nelle maggiori librerie on line come La Feltrinelli. Il libro in formato digitale può essere letto sui dispositivi mobili di e-reading: iPad, tablet, Kindle, Smartphone, Blackberry, pc, notebook.
Per chi ama il tradizionale ed eterno formato, l’opera di carta con le pagine sfogliabili può essere richiesta tramite la libreria on line Ultima Books.
Raimondo Moncada ha scritto opere teatrali, romanzi, saggi, racconti. Nel 2004 ha messo in scena la sua prima opera teatrale: “Odissea: Ulissi, i froci e ‘nà troia”. Nello stesso anno, ha dato i natali alla commedia “Il peccato di Eva”. Nel 2009, ha pubblicato “Ti tocca anche se ti tocchi”. Sempre nel 2009, ha scritto e diretto il lungometraggio “Babbaluci”. Nel 2011, ha scritto e diretto il cortometraggio “L’arma più efficace”. Nel maggio 2012, il debutto ad Agrigento della tragicommedia “Romeo e Crocetta”.