L’Italia che guarda a Belen e Stefano, allo scudetto della Juve, a Ventoso che vince la 9ª tappa del Giro d’Italia, agli azzurri di Prandelli, non si accorge di come qualcosa stia cambiando.
Dopo il ferimento del manager dell’Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, aveva anticipato il possibile utilizzo dell’esercito per tutelare gli obiettivi sensibili del Paese.
Dopo le due molotov lanciate sabato negli uffici di Equitalia a Livorno, una lettera-bomba inviata agli uffici dell’organizzazione a Roma venerdì, il premier, Mario Monti, parla di allarme sociale.
Un allarme che doveva essere percepito già da tempo, visti i numerosi suicidi di imprenditori sull’orlo del fallimento e di gente che perde il posto di lavoro.
Mentre il ministro Cancellieri ricorda “alla gente che attaccare Equitalia è l’equivalente di attaccare lo Stato”, ribadendo l’attendibilità della pista anarchica – riconosciuta dagli inquirenti – in merito al ferimento di Adinolfi, in attesa che si riunisca giovedì il Comitato Nazionale per l’ordine e la sicurezza, le prefetture di tutto il Paese cominciano a stilare la lista di quelli che sono i possibili obiettivi sensibili da proteggere (secondo una prima stima sommaria del Viminale, tra persone fisiche e strutture, sarebbero non meno di quattro o cinquecento).
Quello che nessuno però vuol dire, come l’esercito possa essere utilizzato per reprimere eventuali proteste contro le politiche economiche messe in atto dal governo.
Pericolo di un’escalation di proteste violente, che neppure il ministro Cancellieri nega quando si rivolge alla stampa estera, consapevole del fatto che il pacchetto di dura austerità del governo Monti che comprende tagli di bilancio, riforme delle pensioni e aumenti fiscali per un valore di 30 miliardi di euro, creerà non pochi malumori in un Paese che quotidianamente viene a conoscenza di scandali finanziari che coinvolgono i massimi vertici del mondo politico e imprenditoriale della nazione.
E se da noi si parla di recrudescenza del fenomeno terroristico, la stampa estera (Press Tv), considerato il fatto che l’Italia è entrata in recessione e l’indice di indebitamento del Paese nella zona euro è secondo solo alla Grecia (e tutti stiamo vedendo quello che accade…), inizia a indicare come “ribelli” gli autori di taluni gesti.
Segnali che non lasciano presagire nulla di buono, ai quali tutti dovremmo prestare una maggiore attenzione, se non vogliamo che il Paese finisca nel caos…
Gjm
il problema è che nessuno dice le cose veramente come stanno: Monti è un commissario della BCE, non è al comando del governo per salvare l’Italia, ma per fare cassa e salvare tutte le banche a cui siamo debitori di un debito che le banche stesse hanno creato con la speculazione selvaggia sui derivati. In tv non ci dicono dei tantissimi suicidi che si stanno verificando in tutta Italia, i manifestanti di Francoforte vengono bloccati fuori città e non viene permesso loro di manifestare, in sintesi non è più la politica a governare, ma i grandi finanzieri, e a capo di tutto c’è un binomio malefico italo-tedesco. Mario Draghi e Angela Merkel, questi sono i capi dell’Europa in questa fase, e nessuno ci dice quale sarebbe la cosa giusta da fare, e cioè far fallire le banche, ritirare i nostri soldi e dire chiaramente che noi non paghiamo il debito, è fuori da ogni logica democratica che una crisi generata dalle banche venga fatta pagare ai governi nazionali che la scaricano sui cittadini e le imprese, dovremmo smettere di pagare le tasse oggi stesso e ritirare tutti i nostri soldi, in parole povere: l’unica speranza di salvarci e quella di far fallire le banche e regolamentare la speculazione sui derivati!!!!!se qualcuno pensa che stia dicendo castronerie, si informi su quanto successo in Islanda, dove il popolo si è ribellato assalendo le banche ed obbligandole a pagare loro il debito ed a cessare la speculazione selvaggia sui derivati, mandando a casa tutti i politici e riscrivendo la costituzione sul web con la partecipazione di tutta la popolazione, mentre noi teniamo ancora dentro il parlamento le stesse persone che un anno fa votavano “RUBY NIPOTE DI MUBARAK”, ma tutto questo i nostri TG non ce lo diranno mai. Riflettete su quanti fallimenti stanno regalando beni immobili alle banche, stanno diventando proprietarie di alberghi, palazzi, strutture sportive, non possiamo permettere che assorbano la nostra economia, FUORI LE BANCHE DALLA POLITICA, LA NOSTRA UNICA SPERANZA E’ IL LORO FALLIMENTO!!!!!!!!