Sicilia – Agrigento – I postelegrafonici che hanno lasciato il lavoro prima del raggiungimento dei limiti di età e della quota contributiva, cioè in anticipo sulle scadenze, unitamente agli altri lavoratori esodanti di altre aziende, hanno incassato uno “scudo protettivo” con il voto delle Commissioni Parlamentari bilancio e affari costituzionali, nonché con il “si” della Camera dei Deputati, dove il max emendamento al Decreto Mille Proroghe, conteneva, appunto, una sorta di “sanatoria” per questi lavoratori a cui il sindacato della CGIL provinciale e nazionale aveva assicurato l’intervento sui Gruppi Parlamentari.
Un buon risultato – afferma Piero Mangione del Sindacato Pensionati Italiani Cgil -, insperato rispetto alla crudeltà sociale dimostrata dal governo Monti, ma costruito attraverso gli incontri con i Parlamentari che hanno fatto propria la richiesta sindacale di tutela di quanti sarebbero rimasti senza reddito da lavoro e da pensione per ulteriori 5, 6, 7 anni ancora, dopo i provvedimenti della Fornero.
La vigilanza dello SPI e della CGIL non si attenuerà sino a quando il Senato non darà il definitivo OK al “salvacondotto” a quanti hanno lasciato anticipatamente il lavoro entro il 31 dicembre 2011 che, in provincia di Agrigento sono oltre 270, tra i quali circa 70 postelegrafonici.