Confinata in Italia dove sono giunta prima dell’esplosione del Covid-19 seguo con ansia ciò che decidono gli altri paesi ed in particolare la Francia dove risiedo con figlio e cane. Il cane è al salvo con me in Italia. Il figlio se la caverà o pesto Macron. Non credo che i termine “pesto” sia penalmente reprensibile, comunque è un problema dell’editore.
Da giorni mi ritrovo confinata in un’amena località turistica, nonché mia residenza italiana. Giustamente blindata in casa esco solo per fare la spesa per mia mamma e per portare fuori la cagnolona di mio figlio rimasta a me nella confusione della separazione involontaria.
In Italia, salvo i soliti cretini, stiamo seguendo le direttive. Qualcuno mette la maschera antigas perché non ha capito niente ma è sempre meglio di quello che sta facendo la Francia. Il discorso dell’Imperatore Macron di giovedì sera mi ha terrorizzata, depressa, innervosita. L’Imperatore, sempre blindato nella sua dimora in caso di crisi, ha invitato gli anziani a restare a casa e annunciato la chiusura di scuole e università a partire da lunedì 16.
Colpo di scena: oggi il Primo Ministro Edouard Philippe ha annunciato misure speciali come la chiusura di bar, ristoranti e negozi non indispensabili.
MA… Non sono state rinviate le elezioni municipali. Primo turno Domenica 15 marzo. Indicazioni: Lavarsi le mani prima e dopo il voto, portare con se il bollettini (se si sono conservati) ma soprattutto la propria matita.
Le matite ci salveranno dal Coronavirus! Io resto in pericolo perché non potrò votare in quanto confinata ma mi sento più al sicuro qui, tra gli italici casi di Corona-19 e l’auto della polizia che chiede di restare a casa!
Luisa Pace