Testo e foto di Diego Romeo
Agrigento – Dal “Teatro Massimo” al Teatro della Posta Vecchia e ritorno (al Massimo, ce lo auguriamo) ecco in prima visione “Luci” lo spettacolo per la regia di Elisa Parrinello con Elisa Parrinello, Giovanni Parrinello, Noa Flandina, Nino Nobile, Virginia Maiorana, Produzione Ditirammu. Una vera e propria “dinastia” quella dei Parrinello che fin dai primi del 900 canta, suona e ancora oggi insegna le tradizioni canore siciliane, drammaturgia e scrittura creativa, tecniche teatrali e di palcoscenico, danza creativa e contemporanea. Tutte lezioni che si sono concretizzate l’altra sera al Posta Vecchia con lo spettacolo “Luci”. Una straordinaria carrellata-saggio di canzoni e movenze scenografiche cui hanno dato vita Elisa Parrinello (voce, danza e canto), con la figlia Noa Flandina (sesta generazione dell’albero genealogico di famiglia), il fratello Giovanni (percussioni), e i maestri Nino Nobile (chitarra e mandolino) e Virginia Maiorana (fisarmonica). Un ensemble familiare che ha proposto “racconti e aneddoti di famiglia come si facevano un tempo la domenica, attorno a un tavolo da pranzo”, tra storie, canti della
nonna, poesie, nenie, ninna nanne, serenate d’amore e canti di sciarra, divertenti e malinconici, sorrisi e lacrime di un tempo passato. Tra questi, anche nuovi canti e qualche omaggio ai grandi interpreti della canto popolare siciliano, come augurio di rinascita, come un viaggio nel tempo, provando a valorizzare la storia più antica dell’arte del folclore, alla vita del popolo che l’ha vissuta”.
Un festoso esordio quello del “Posta Vecchia” che proseguirà la realizzazione del suo cartellone 2024-2025 il 30 novembre con “E a me no!” con Rosario Terranova e Massimiliano Bono mentre per il 7 dicembre c’è grande attesa per “Donne sull’urlo di una crisi di nervi” con il testo di Gianni Nanfa e di Mary Cipolla, preludio di un teatro comico- brillante..