ROMA – “L’analisi del contributo fiscale derivante dalle scommesse conferma la prevalenza del calcio rispetto agli altri sport: solo tra il 2006 e il 2022 la raccolta delle scommesse è aumentata di oltre 6 volte, passando da 2,1 a 13,2 miliardi di euro, con un gettito erariale pari a 342,4 milioni di euro, mentre il secondo sport, il tennis, non supera i 3,2 miliardi di euro di raccolta e gli 86,1 milioni di gettito”. È quanto si legge nell’ultima edizione del ReportCalcio, il documento sviluppato dal Centro Studi FIGC in collaborazione con AREL (Agenzia di Ricerche e Legislazione) e PwC (PricewaterhouseCoopers), da cui “emerge chiaramente il potenziale straordinario del mondo del calcio nel suo complesso, che rappresenta il primo fattore di sviluppo in ambito sportivo e uno dei più rilevanti dal punto di vista sociale del nostro Paese”, sottolinea il presidente della FIGC, Gabriele Gravina. Un settore che sta però pagando i costi della crisi. Nelle ultime 3 stagioni, riporta Agipronews, la perdita complessiva prodotta dal calcio professionistico italiano è stata pari a quasi 3,6 miliardi di euro. Nell’ultima stagione in particolare si registra il peggior risultato netto nei 15 anni analizzati nel ReportCalcio, con un dato pari a quasi 1,4 miliardi di euro, in peggioramento dell’1,4% rispetto agli 1,3 miliardi del 2020-2021 e del 54,8% in confronto agli 881 milioni del 2019-2020, “a conferma di quanto il settore continui a manifestare una difficoltà strutturale”, spiega Federico Mussi di PwC. Da un punto di vista finanziario, l’indebitamento complessivo del calcio professionistico nel 2021-2022 supera la soglia dei 5,6 miliardi di euro (+4,4%), mentre il patrimonio netto a livello aggregato si attesta a un valore pari a 440 milioni di euro, in riduzione del 35,9% rispetto al 2020-2021. Tra le cause della difficoltò, anche il peso del costo del lavoro (cioè gli stipendi dei giocatori) sul valore della produzione, passato dal 53% del 2018-19 al 70% del 2021-22. Tornando alle scommesse – si legge nel report – la sola Serie A di calcio maschile nel 2022 ha prodotto una raccolta in Italia pari a quasi 2 miliardi di euro, mentre quella stimata a livello mondiale tocca i 36,6 miliardi di euro, giocati in gran parte nell’area Asia-Oceania (26,6 miliardi) e in Europa (8,1 miliardi), mentre seguono più staccati il Sud America (732 milioni), l’Africa (695 milioni) e il Nord America (450 milioni), si legge nel report. La Serie A ha portato nelle casse dello Stato oltre 50,7 milioni di gettito erariale, il 15% del totale, davanti ai Mondiali 2022 (20,6 milioni) e alla Champions League (17,9 milioni); altri 16,6 milioni arrivano dalle scommesse sulla Premier League, 13,5 milioni dalla Liga e 11,5 milioni dalla Serie B.
Report Calcio 2023, la finale mondiale Argentina-Francia è la partita più giocata della storia: scommesse per 33,7 milioni di euro
ROMA – Con 33,7 milioni di euro, la finale dei Mondiali 2022 tra Argentina e Francia è stato l’evento con la maggior raccolta derivante dalle scommesse nella storia dello sport italiano. È quanto si legge nell’ultima edizione del ReportCalcio, il documento sviluppato dal Centro Studi FIGC in collaborazione con AREL (Agenzia di Ricerche e Legislazione) e PwC (PricewaterhouseCoopers). Come riporta Agipronews, in totale i Mondiali di calcio 2022 hanno “prodotto complessivamente una raccolta pari a 819,6 milioni di euro e un gettito erariale di 20,6 milioni”, si legge nel report. “Nella top 50 degli eventi sportivi con la maggior raccolta derivante dalle scommesse sportive nella storia compaiono unicamente partite di calcio”, sottolinea il report: sul podio, dopo Argentina-Francia, si piazzano la finale di Euro 2020 tra Italia e Inghilterra (30,7 milioni) e la finale di Champions League del 2017 tra Juventus e Real Madrid (25,3 milioni).
Report Calcio 2023: aumenta il monitoraggio sul match fixing, nel 2022 oltre 1.100 segnalazioni
ROMA – Negli ultimi anni aumenta il monitoraggio sulle competizioni sportive che potrebbero essere oggetto di tentativi di manipolazione: dal 2010 al 2022 sono stati 7.843 gli eventi “a rischio” segnalati da Sportradar, azienda di tecnologia sportiva leader a livello mondiale. Nel caso dell’Italia, riporta Agipronews, lavorano al contrasto del match-fixing anche i concessionari di scommesse, l’Agenzia delle Dogane e l’Unità informativa scommesse sportive istituita presso il ministero degli Interni. Rispetto al totale, 6.525 riguardano il calcio, 450 il tennis e 427 il basket. Lo scorso anno, tra gennaio e novembre, gli alert complessivi sono stati oltre 1.100. È quanto si legge nell’ultima edizione del ReportCalcio, il documento sviluppato dal Centro Studi FIGC in collaborazione con AREL (Agenzia di Ricerche e Legislazione) e PwC (PricewaterhouseCoopers). Escludendo una flessione nel 2020, anno in cui il numero degli eventi sportivi si era sensibilmente ridotto a causa della pandemia, il trend delle segnalazioni è in costante aumento: nel 2018 sono state 674 (di cui 544 legate al calcio), per poi salire alle 886 del 2019. Nel 2020 il numero è calato a 694 alert complessivi, per poi risalire alle 905 del 2021 (di cui 687 segnalazioni per il calcio), fino ad arrivare alle 1.136 dello scorso anno.