In vista della della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne le Ambasciate dei Paesi del Triangolo di Lublino – Lituania, Polonia e Ucraina – hanno organizzato il 23 novembre un incontro con la partecipazione delle donne ambasciatori accreditate in Italia per esprimere la loro solidarietà con le vittime della violenza in tutto il mondo, volendo quest’anno in modo particolare richiamare l’attenzione sulla tragedia delle donne ucraine nel contesto dell’invasione russa.
All’evento presso la sede dell’ambasciata polacca hanno partecipato i rappresentanti di: Albania, Canada, Repubblica Ceca, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Montenegro, Polonia, Romania, San Marino, Slovacchia, Svizzera e Ucraina con il sostegno dell’ambasciatrice del Kosovo che non poteva essere presente.
Durante l’incontro, l’ambasciatrice polacca Anna Maria Anders ha sottolineato l’importanza di sostenere le donne ucraine di fronte ai crimini commessi dall’esercito russo in Ucraina. L’ambasciatrice lituana Dalia Kreiviene ha letto il messaggio congiunto delle ambasciatrici in cui si ricorda il rapporto delle Nazioni Unite (Commissione internazionale indipendente d’inchiesta sull’Ucraina (A/77/533 18 ottobre 2022) nel quale viene indicato che i soldati russi stanno usando la violenza sessuale e di genere in vari modi, compreso come forma di punizione. Le numerose vittime menzionate nel rapporto hanno un’età che va dai quattro agli oltre ottant’anni. Nella maggior parte dei casi, questi atti di violenza si sommano a torture e trattamenti crudeli o disumani inflitte alle vittime e ai loro parenti, costretti a guardare.
La violenza contro donne e ragazze è una grave violazione dei diritti umani.I rappresentanti dell’ambasciate hanno sottolineato che, pur volendo dimostrare la loro solidarietà con le donne dell’Ucraina, i loro cuori vanno anchea tutte le altre vittime di violenza in Afghanistan, Iran e in tutto il mondo. Oggi è particolarmente importante che la loro voce sia ascoltata.
In rappresentanza delle donne ucraine era presente la consorte dell’ambasciatore d’Ucraina in Italia, Kateryna Melnyk, che ha espresso la sua gratitudine per il sostegno da parte delle ambasciatrici accreditate in Italia. “La mia Ucraina sta attualmente attraversando le pagine più buie della sua storia. Gli orrori portati dalla guerra della Russia contro l’Ucraina non possono essere compresi. È impossibile dimenticarli, è impossibile perdonare, ma dobbiamo parlarne” ha detto Kateryna Melnyk. “Le statistiche sulle denunce di stupro da parte dei militari russi cambiano ogni giorno, ma i numeri non riflettono il quadro reale, perché coloro che hanno subito violenze così terribili, per la maggior parte, non vogliono essere parte di queste statistiche” – ha aggiunto.
All’evento è intervenuta anche la giornalista ucraina Natalia Kudryk che ha fatto notare come le statistiche ufficiali non descrivano la reale portato della violenza sessuale e sono solo la “punta dell’iceberg”. Ha aggiunto che le autorità ucrainesono determinate a fare tutto il possibile affinché i colpevoli vengano puniti e affinché ogni criminale russo, incluso i vertici del Cremlino, venga consegnato agli organi di giustizia internazionale. “L’Ucraina chiede la creazione di un tribunale speciale, una sorta di Norimberga per il regime russo e il suo leader” – ha detto Natalia Kudryk. La giornalista ha fatto anche un appello alle donne russe, in particolare alle madri dei soldati, perché riconoscano l’umanità delle vittime in Ucraina e fermino la violenza da parte dei loro figli. “Purtroppo la società russa non ha passato l’esame dell’umanita” – ha sottolineato.
Durante l’incontro è stato proiettato il frammento di un documentario con le testimonianze delle ucraine vittime di violenza sessuale, prodotto dal Centro giovanile del Consiglio atlantico dell’Ucraina insieme all’Accademia nazionale del servizio di sicurezza dell’Ucraina e il Comando delle forze di terra delle Forze Armate dell’Ucraina.