In questo momento, la popolazione ucraina sta affrontando una catastrofica crisi dei diritti umani. Le persone muoiono, compresi i bambini, e molte migliaia di vite sono a rischio. Diverse aree civili e strutture protette come gli ospedali sono state già attaccate e distrutte. Lo ha verificato il Crisis Evidence Lab di Amnesty International, che si occupa di analizzare, confrontare e raccogliere prove delle violazioni dei diritti umani. Il 24 febbraio sono avvenuti tre attacchi in cui sono morti almeno sei civili e ne sono rimasti feriti altri 12. |
Questa la cronologia degli eventi del 24 febbraio: Alle 7 a Uman, nella regione di Cherkasy, un civile è stato ucciso da un attacco che ha danneggiato un ristorante. Alle 8, nella regione di Kharkiv, il presunto obiettivo – la base militare di Chuhuiv – è stato mancato ed è stato invece colpito un gruppo di palazzi. Ne è seguito un vasto incendio. Una persona è morta e altre due sono rimaste ferite. Alle 10.30 c’è stato l’attacco più grave: un missile è caduto nei pressi dell’ospedale di Vuhledar, nella regione di Donetsk, uccidendo quattro civili e ferendone altri dieci, tra cui sei operatori sanitari. |
Possiamo confermare, grazie a immagini riprese da un drone, che la mattina del 25 febbraio un razzo contenente bombe a grappolo ha colpito un asilo nella città di Okhtyrka, nell’Ucraina nordorientale, uccidendo tre persone, tra cui un bambino, e ferendo un altro bambino. La struttura era usata come rifugio per la popolazione civile. Attaccare scuole e ospedali, usare armi vietate e poco precise come le bombe a grappolo. Queste sono solo alcune delle numerose violazioni dei diritti a cui stiamo assistendo ogni giorno. I civili stanno morendo e le truppe russe stanno già commettendo potenziali crimini di guerra. Qual è la situazione in Russia? I civili in Russia non possono informarsi in modo indipendente. Infatti, dal 24 febbraio l’organismo di controllo sui media Roskomnadzor ha ordinato a tutti gli organi d’informazione di riferire sull’invasione dell’Ucraina utilizzando solo le fonti ufficiali dello stato. Chi viola quest’ordine rischia moltissimo. Qualche giorno dopo, infatti, il Procuratore generale ha minacciato che avrebbe incriminato per “alto tradimento” chiunque fornirà qualsiasi tipo di “assistenza a uno stato estero”. Manifestare è quasi impossibile. Nei primi quattro giorni di invasione, la polizia russa ha regolarmente usato la forza per disperdere le proteste contro la guerra. Secondo l’organizzazione non governativa per i diritti umani Ovd-Info, sono stati arrestati oltre 5900 manifestanti in 67 città. Le nostre richieste Tutte le parti nel conflitto devono rispettare il diritto internazionale umanitario e il diritto internazionale dei diritti umani. Questo significa proteggere le vite dei civili, le loro abitazioni e infrastrutture, e smettere di lanciare attacchi indiscriminati contro persone innocenti. La popolazione ucraina sta affrontando una catastrofica crisi dei diritti umani,abbiamo il dovere di chiedere che tutto ciò si fermi. |