Diversi supermercati in Europa stanno indagando su quanto denunciato dalla ONG Animal Law Italia per presunti abusi sugli animali e scarsa igiene nelle strutture. Due si sono già impegnati a ritirare il pollo da questo produttore italiano di pollame
L’investigazione è stata condotta in Italia nel 2021 in un allevamento di polli nel Basso Veronese, con una capacità di circa 135.000 polli. L’impianto è collegato al quarto produttore di polli in Europa. Inoltre, il suo prodotto ha un’ampia presenza sugli scaffali di diversi supermercati.
Le immagini sono state riportate dai media in 14 paesi. Supermercati e società di distribuzione in Austria, Germania e Slovenia hanno espresso la loro disapprovazione e hanno chiesto un’indagine. Inoltre, le aziende di distribuzione ucraini Italy shop e Napoli hanno interrotto le relazioni con la società che li rifornisce.
Secondo il principale media tedesco Tagesschau (ARD) : “le catene di supermercati sono preoccupate. Il Gruppo Rewe scrive: le immagini nel video condiviso sono scioccanti e inaccettabili, prendiamo molto sul serio le accuse. In linea di principio, il Gruppo REWE non tollera alcuna violazione del benessere degli animali, indipendentemente dal fatto che siano state commesse da un fornitore o da un’azienda da lui incaricata. Gli incidenti mostrati nel video rappresentano evidenti violazioni della legge applicabile e contraddicono i principi della nostra azienda. Se ciò può essere chiaramente dimostrato, trarremo le conseguenze appropriate, fino alla risoluzione del rapporto contrattuale incluso. In tali casi, ci aspettiamo chiarimenti tempestivi, completi e inequivocabili. Abbiamo risposto immediatamente alla tua lettera e richiesto una dichiarazione. Il nostro partner contrattuale ci assicura che tali violazioni non saranno tollerate e saranno sanzionate di conseguenza”.
Nella investigazione resa pubblica la settimana scorsa si vedono polli decomposti che vengono cannibalizzati da animali vivi; altri in agonia; altri con varie deformità e fratture, incapaci di stare in piedi. Per alcuni, è difficile raggiungere l’abbeveratoio, il che aggrava ulteriormente la loro sofferenza. Le immagini rivelano anche la negligenza da parte del personale, infliggendo calci. Si vede anche il loro collo rotto o la loro testa calpestata a morte.
La ONG italiana Animal Law Italia (ALI), dopo aver visionato le immagini, ha chiesto un parere al dottor Enrico Moriconi, veterinario e consulente per il benessere degli animali, il quale ha così commentato: “Le immagini del video mostrano situazioni molto gravi che testimoniano una gestione assolutamente negativa. Possiamo vedere come i polli vengono uccisi da un dipendente in modo totalmente illegale; altri vengono lasciati a soffrire senza essere raccolti e curati o eutanasia” – spiega Moriconi – “In alcune immagini, i polli stanno cannibalizzando altri che probabilmente sono morti da molto tempo perché stanno marcendo, con gravi conseguenze sanitarie e igieniche. È una gestione che sottopone gli animali alla sofferenza ed è molto carente in termini di salute e di igiene”.
Alla luce di questi fatti e seguendo il parere del suo consulente, ALI ha presentato una denuncia alle autorità per pratiche che potrebbero essere considerate un reato di maltrattamento di animali e scarsa igiene nelle strutture.
L’azienda agricola è dedicata all’allevamento di polli a crescita rapida. Questa carne viene distribuita ai grandi distributori in Italia, infatti questo allevamento è legato a uno dei maggiori fornitori di pollo a marchio proprio Coop, almeno fino alla raccolta delle immagini nell’agosto 2021. Questo supermercato non si unisce ancora alle più di 300 aziende alimentari che si sono impegnate a cambiare questa situazione rischiosa attraverso l’European Chicken Commitment.