“Cari colleghi,
Sapreste indicarmi un esperto di dialetto catanese disponibile a venire a Frosinone per tradurre delle intercettazioni in dialetto catanese?
Grazie a chi potrà aiutarmi“
Palermo, 7 LUGLIO 2021
sapevo che un giorno vi saremmo arrivati.
Ineluttabilmente, anzi, “irredimibilmente” (aveva preconizzato l’eroico – Lui sì! – Consigliere istruttore Caponnetto).
A Frosinone non capiscono i siciliani ed hanno bisogno di un interprete che traduca l’idioma di Vitaliano Brancati.
Strano. Sapete il perché?
Perché Giancarlo Giannini, ligure di La Spezia, interpretò il catanese come neppure un catanese avrebbe saputo fare (sesso compreso…).
In “Paolo il Caldo”, l’indimenticabile film di Marco Vicario, l’Italia scoprì la Sicilia e la sua infinita imperfezione.
E se ne innamorò…
Da allora tanti miracoli letterari e filmici hanno consolidato quell’amore difficilmente dichiarabile (perché malato e contagioso…).
Pensate che i libri del Commissario Montalbano sono più venduti a Milano che a Palermo e tradotti (miracolo nel miracolo!) in una quarantina di lingue.
Se considerate che vi sono frasi come questa: “Avrebbi pensato, di pirsona pirsonalmente, addovi farlo” (Catarella), la collega frusinate potrebbe sentirsi male…
Scusate, non pensate che stia facendo ironia.
Ma voglio concludere questa mia con un ricordo di anni giovanili.
Era il tempo della leva militare. Senza telefoni cellulari e con la voglia di comunicare con una voce amica dall’altra parte del mondo.
Davanti ai telefoni a gettoni (non dimenticherò mai il rumore delle monete che scorrevano veloci) vi erano code di giovani militari.
Un ragazzo parlava con qualcuno all’altro capo del filo (che frase strana, non la scrivevo da decenni…).
Io ero dietro di lui e udii – giuro! Senza volerlo! – le sue parole.
Lo intercettai (strano destino il mio…) mentre spiegava all’ignoto interlocutore che, nella sua camerata, c’erano dieci italiani e due siciliani.
Ecco. Italiani e siciliani.
Forse il nostro mondo è veramente diviso così…
Un saluto dal vostro italiano e siciliano
Lorenzo Matassa