Gentile Assessore Gallera,
consapevoli dello straordinario sforzo che la Regione Lombardia sta compiendo per affrontare la Pandemia e visto che:
– il decreto CuraItalia agli articoli 123 (Disposizioni in materia di detenzione domiciliare) e 124 (Licenze premio straordinarie per i detenuti in regime di semilibertà) prevede, come lei ben sa, di fare uscire dal carcere detenuti a fine pena e consentire i loro arresti domiciliari
– questa misura sembra finalizzata a permettere agli istituti di pena di fronteggiare il coronavirus ma purtroppo si chiude la stalla quando i buoi sono già scappati (ci sono infatti già dei casi di contagio rilevati nelle carceri lombarde)
Tutto ciò premesso esiste la concreta possibilità che fra i reclusi ci siano contagiati asintomatici.
Se così fosse ogni detenuto che può accedere a questa misura alternativa si troverebbe di fronte a un bivio:
– o restare in carcere rischiando il contagio
– o ricongiungersi ai propri cari rischiando di contagiarli.
Se questa è l’unica alternativa ai rischi derivanti dall’incivile sovraffollamento dei nostri istituti di pena ci pare crudele e pericolosa, sia per i detenuti che per tutti coloro che lavorano nelle carceri
Ci appelliamo allora a lei, affinchè ogni detenuto che può accedere a queste misure trascorra un periodo di quarantena e se non dispone di ha una abitazione con un suo bagno personale dove passarla possa ottenere più idonea soluzione abitativa tramite la Regione Lombardia.
Giampaolo Giorgio Berni Ferretti, vice-capogruppo Forza Italia Municipio 1 Milano
Enrico Borg, già consigliere provinciale
Gianni Rubagotti, Segretario Associazione per l’Iniziativa Radicale “Myriam Cazzavillan”