Nel tardo pomeriggio di ieri 13 gennaio, i Carabinieri della Stazione di Saludecio, nell’ambito di una serie di servizi straordinari di controllo del territorio finalizzati alla prevenzione dei reati in genere, hanno sottoposto a controllo l’abitazione di via Sant’Ansovino a Saludecio di proprietà di una vecchia conoscenza delle FF.OO., L.V. classe ’61, cuoco, pregiudicato, originario di Polignano a Mare, scoprendo una vera e propria “bomba ad orologeria” sita nel tranquillo cuore della Valconca.
L’uomo, infatti, per motivi su cui gli investigatori stanno ora svolgendo attenti approfondimenti ed ulteriori indagini, è stato trovato in possesso di 62 bombole di GPL e 300Lt di benzina, stipati all’interno di un locale adibito a deposito, a pochi metri da altre private abitazioni. Ma non solo.
A conclusione dell’attività di ricerca, i militari dell’Arma hanno ritrovato anche 2 proiettili di artiglieria ed una carica di lancio, residuati bellici del secondo conflitto mondiale.
Una pericolosissima “collezione” di armamento storico, quella detenuta dall’uomo che ha provato così a giustificare il possesso di quelle armi. Una semplice scorta per scaldare la sua abitazione, invece, il motivo che avrebbe spinto l’uomo al possesso dell’ingente numero di materiale esplodente.
Le sue inverosimili giustificazioni, però, non sono bastate ad evitare l’arresto e così sono scattate le manette con l’accusa di detenzione illecita ed omessa denuncia di munizioni da guerra (art.2 L 895/67 in relazione all.art.10 L.497/1974, art.697 c.p.), omessa denuncia di materie esplodenti (art.697 c.p.), illecita costituzione di impianti di rifornimento, deposito e rivendita di gas in recipienti proibiti.
L’uomo, infatti, per motivi su cui gli investigatori stanno ora svolgendo attenti approfondimenti ed ulteriori indagini, è stato trovato in possesso di 62 bombole di GPL e 300Lt di benzina, stipati all’interno di un locale adibito a deposito, a pochi metri da altre private abitazioni. Ma non solo.
A conclusione dell’attività di ricerca, i militari dell’Arma hanno ritrovato anche 2 proiettili di artiglieria ed una carica di lancio, residuati bellici del secondo conflitto mondiale.
Una pericolosissima “collezione” di armamento storico, quella detenuta dall’uomo che ha provato così a giustificare il possesso di quelle armi. Una semplice scorta per scaldare la sua abitazione, invece, il motivo che avrebbe spinto l’uomo al possesso dell’ingente numero di materiale esplodente.
Le sue inverosimili giustificazioni, però, non sono bastate ad evitare l’arresto e così sono scattate le manette con l’accusa di detenzione illecita ed omessa denuncia di munizioni da guerra (art.2 L 895/67 in relazione all.art.10 L.497/1974, art.697 c.p.), omessa denuncia di materie esplodenti (art.697 c.p.), illecita costituzione di impianti di rifornimento, deposito e rivendita di gas in recipienti proibiti.