Roma, 27 novembre 2019 – JTI apprende la nota stampa diramata da Agrinsieme sui media e condivide le preoccupazioni sulla tenuta della filiera evidenziate dal Coordinamento legate a un nuovo possibile aumento delle accise sulle sigarette incluso nella Legge di Bilancio 2020.
“Le misure attualmente in discussione gravano ancora una volta in maniera significativa sul settore delle sigarette, già in grande sofferenza, con il rischio di danneggiare sempre più l’intera tenuta del mercato.” commenta Lorenzo Fronteddu, Corporate Affairs & Communication Director di JTI Italia. “Riteniamo necessario ripensare fin da subito alla struttura della tassazione in modo da ri-equilibrare il peso delle singole leve fiscali, che si concretizza anche attraverso un trattamento coerente ed equo di tutti i prodotti del mercato dei tabacchi lavorati, senza penalizzare nessuna categoria”.
JTI concorda che l’ennesimo aumento delle accise sulle sigarette rischierebbe di impattare con forza sull’intero mercato tabacchicolo, con un grave danno non solo per tutta la filiera italiana – che, come ricorda Agrinsieme, conta 50mila lavoratori e 3mila aziende agricole sull’intero territorio nazionale – ma anche per gli investimenti futuri delle aziende e per la tenuta del gettito erariale dello Stato.
Improvvisi aumenti di prezzo conseguenti alla variazione della tassazione spingerebbero il consumatore verso altre direzioni, come ad esempio il mercato illecito. Questo crea un grave danno per tutti, con molteplici costi indiretti, sia per la collettività nel suo complesso, sia per le imprese del settore del tabacco che rischiano di perdere posti di lavoro e stabilità sociale.