Il palcoscenico che ha ospitato il concerto di Filippo Portera a Porto Empedocle (AG), nello spazio aperto della stazione ferroviaria, era degno di un quadro di Giorgio De Chirico.
Geniale è stata la scelta di far esibire l’artista su un vagone aperto, fra due altri vagoni cisterna che, attraverso i racconti proposti dall’artista, hanno trasformato la musica in una esibizione surreale con tocchi di decadentismo e contemporanea avanguardia.
La magia della musica ha completato il quadro dipinto di note che si inseguono in sequenza perfetta per suscitare emozioni profonde.
In questa metafisica atmosfera Filippo Portera si è calato perfettamente proponendo le sue “Metamorfosi” da Ovidio nella trasposizione musicale dove ogni nota e assolo dei suoi strumenti a fiato sono riusciti a restituire al pubblico un bagaglio di emozioni particolarmente ricco di contenuti.
Prima dell’esibizione, Erika Zoppo e Giuseppe Mazzotta, rispettivamente presidenti delle associazioni Mariterra e WWF Sicilia Area Mediterranea, hanno ringraziato il pubblico, la Fondazione FS Italiane e l’Associazione Ferrrovie Kaos per aver concesso questa opportunità che non vuol essere di puro svago, ma momento di riflessione sulla ricchezza evocativa del nostro territorio senza dimenticare le emergenze ambientali, prima fra le quali quella riguardante i cambiamenti climatici che affliggono il nostro pianeta.