(Catania, 29/6/2019) «Le parole stanno a zero, dopo un anno alla Sicilia servono soltanto fatti. Un conto è il fondo Salva imprese, da ritenersi ancora insufficiente, tutt’altra storia è invece il completamento delle opere infrastrutturali lasciate nel pantano». Lo dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone , rispondendo alla presa di posizione del deputato regionale Giancarlo Cancelleri che ha lanciato l’accusa di « fare allarmismo » dopo la ricostruzione pubblicata oggi dal Giornale di Sicilia .
«Se da una parte – puntualizza l’esponente del Governo Musumeci – è doveroso pagare le imprese e le maestranze per il loro lavoro , per altro verso la Regione Siciliana pretende che i due grandi cantieri della Palermo-Agrigento e della Caltanissetta-Agrigento vengano completati entro un anno e mezzo. Da ultimo per l’intero pomeriggio di giovedì scorso a Roma – riporta Falcone – abbiamo discusso della situazione con i vertici dell’Anas, ponendo il mese di settembre come termine perentorio per la ripartenza effettiva dei lavori. Attendiamo che le due società Empedocle 2 e Bolognetta presentino il piano industriale e solide garanzie. In caso contrario, non escludiamo azioni risolute al fianco dei rappresentanti del territorio, delle imprese e dei lavoratori».
« Dispiace – conclude l’assessore Falcone – che il collega Cancelleri si sia risentito per una presa di posizione che, lungi da intenti allarmistici infondati, fornisce invece un quadro assai realistico della vicenda».