Due giornate di studio nelle sedi dell’Università Statale di Milano su “L’ Europa dei Diritti”.
CORTI E GIUDICI SUPPLISCONO ALLE CARENZE DELLA POLITICA
“E’ un fatto positivo che il mondo accademico si sia mobilitato per far meglio conoscere a una opinione pubblica non sufficientemente informata quale ruolo l’Unione Europea svolga a favore dei diritti della persona umana.
Prevale infatti la convinzione che troppo le istituzioni comunitarie si siano impegnate nel campo dell’economia. In realtà la sia pur fondamentale funzione dei mercati e dell’economia degenererebbe in diseguaglianze, prevaricazioni, esclusioni, senza una adeguata attenzione al rispetto di quei diritti”.
E’ la convinzione di Achille Colombo Clerici, Presidente di Assoedilizia, espressa in un intervento di saluto all’apertura dei lavori su “L’Europa dei diritti”: due Giornate di studio in corso a Milano con la partecipazione di docenti di atenei italiani (Università degli Studi di Milano, cui si deve l’apporto principale all’evento, Università di Bologna, Università di Studi della Campania) e della spagnola Universidad de Murcia con UE (Programma Erasmus) e Seminario Italo-Spagnolo. Due i luoghi dei lavori dell’Università Statale, entrambi a Milano: lunedì 6 maggio, la Sala Napoleonica, via Sant’Antonio n. 12; martedì 7 maggio, la Sala crociera di Scienze umanistiche, via Festa del Perdono n. 7.
Il Console generale di Spagna a Milano Eduardo Alonso Luengo e Germán Teruel, Direttore del Seminario italospagnolo, Universidad de Murcia hanno ricordato la secolare amicizia tra i due Paesi – testimoniata, del resto, a Milano da numerose opere urbanistiche – nonché i rapporti culturali e accademici che hanno influito sulla città nei secoli scorsi. Lorenza Violini, Presidente del CUG -Comitato Unico di Garanzia, Direttrice del dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale, Università degli Studi di Milano ha concluso i saluti istituzionali.
Marilisa D’Amico, Prorettrice alla Legalità, trasparenza e parità di diritti, Università degli Studi di Milano, in rappresentanza del Magnifico Rettore Ettore Franzini , ha introdotto i lavori. Un intervento che è stato, assieme, rimpianto, denuncia, sprone.
La mancata realizzazione di una ‘Costituzione Europea’, ha esordito D’Amico, ha testimoniato la distanza fra la politica, la dimensione europea e i cittadini.
Per anni comunque, e ancor oggi, gli studiosi del diritto costituzionale, italiano e comparato, sono stati attratti dall’analisi del dialogo fra le Corti, che, a dispetto della scarsa attenzione per la creazione di strumenti di raccordo ad hoc, alla luce delle esigenze e delle spinte dei casi concreti, ha portato alla costituzione di uno “spazio giudiziario europeo”. Uno spazio nel quale , cioè, dimensione nazionale e sovranazionale si coordinano perfettamente e i giudici sembrano realizzare un’unità che manca a livello politico, assicurando sia sul piano processuale che su quello sostanziale, una tutela soddisfacente.
Qualche esempio: fecondazione assistita, carceri, matrimonio omosessuale. In questi casi le Corti nazionali e sovranazionali, insieme, hanno supplito a situazioni di carenza della politica. Le persone hanno potuto anche attivare simultaneamente strumenti nazionali e sovranazionali: fecondazione assistita o libertà di ricerca scientifica sugli embrioni. Si sono anche scoperti strumenti nuovi: il ruolo svolto in Italia, in tema di obiezione di coscienza, dal comitato europeo dei diritti sociali.
Dall’altro, e questa è la drammatica novità di questi ultimissimi anni, abbiamo una distanza abissale dell’Europa politica dalle persone, e soprattutto dagli ultimi, dai più fragili., testimoniata dalla mancata gestione del fenomeno migratorio.
L’ Europa, tutta l’Europa, acconsente che ci sia una totale indifferenza nei confronti di vicende umane. I diritti annegano nel Mediterraneo, come se l’Europa rinunciasse alla propria identità di valore sulla quale era nata.
Quali sono – ha concluso D’Amico – i Diritti che l’Europa garantisce? E a chi si rivolge? “Io credo che oggi anche a noi studiosi spetti il compito di mantenere un profilo critico e attento alla realtà, rifuggendo dal facile e ovvio tentativo di rinchiuderci nelle nostre certezze formalistiche che pure sono il nostro pane quotidiano. Ma se il costituzionalismo moderno, e soprattutto le costituzioni rigide, nascono per rispondere in modo razionale a una limitazione del potere che significa insieme garanzia dei diritti, a noi, oggi, viene chiesto proprio di combattere con le forme della ragione e del dialogo, possibili ritorni al tempo in cui Hobbes poteva parlare di ‘Homo Homini lupus’”.
Questo il programma delle Giornate di Studi.
10.00-11.30: Convergenze e divergenze tra livello nazionale e livello europeo nella costruzione di uno spazio comune dei diritti fondamentali
Presiede: Ginevra Cerrina Feroni, Università degli Studi di Firenze
Sandro Staiano, Università degli Studi di Napoli Federico II
Ana Carmona Contreras, Universidad de Sevilla
Silvia Sassi, Università degli Studi di Milano
Annamaria La Chimia, University of Nottingham
11.30-13.00: Un dialogo non sempre facile nello spazio multilivello di diritti in Europa: rapporti CEDU-CEDF-Fonti internazionali
Presiede: Tommaso E. Frosini, Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli
Andrea Morrone, Alma Mater Studiorum, Università di Bologna
Francesca Biondi, Università degli Studi di Milano
Rafael Bustos Gisbert, Escuela Judicial y Universidad de Salamanca
Dibattito
Pausa
15.00-17.00: Dignità, uguaglianza, solidarietà, migrazioni
Presiede: Bruno Nascimbene, Università degli Studi di Milano
Felice Giuffré, Università degli Studi di Catania
Stefano Catalano, Università degli Studi di Verona
Silvia Romboli, Universidad ESADE de Barcelona
Luca Vanoni, Università degli Studi di Milano
17.00-18.00: Interventi programmati
Martedì 7 maggio
9.00-10.30: I nuovi diritti: dell’evoluzione tecnologica, dell’evoluzione scientifica
Presiede:
Antonio D’Aloia, Università degli Studi di Parma
Filippo Donati, Università degli Studi di Firenze
Maria Pia Iadicicco, Direttore Seminario italospagnolo, Università della Campania
Germán Teruel, Direttore Seminario italospagnolo, Universidad de Murcia
11.00-12.30: I diritti: civili, economici, politici
Presiede: Ida Nicotra, Università degli Studi di Catania
Alessandro Morelli, Università degli Studi “Magna Græcia” di Catanzaro
Edoardo Raffiotta, Direttore Seminario italospagnolo, Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Antonio Pérez Miras, Direttore Seminario italospagnolo, Universidad de Granada
12:30-13:30 Interventi programmati
13:30 Conclusioni: Beniamino Caravita, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”