Stefano Leo. Il padre Maurizio a Radio 24: “E’ tutto assurdo. Queste persone ammazzano i nostri figli per strada. In Italia giustifichiamo tutti, non va in galera nessuno”.
“Abbiamo delle persone in giro per il territorio italiano pericolosissime che a loro modo, quando gli parte la testa, ammazzano i nostri figli. Questo non deve più succedere. Tutti i cittadini e anche i giornalisti devono essere più severi perché questo ragazzo ha rovinato 30 famiglie. Io sono disperato. Quando questa notte ho saputo della Corte d’Appello non ho dormito. Queste persone sgozzano perché vogliono uccidere. Adesso chi va in galera? Chi sconta la pena? Abbiamo giustificazioni per tutti”.
Così a ‘Uno, nessuno, 100Milan’ su Radio 24 – Maurizio Leo, il padre di Stefano, ucciso il 23 febbraio a Torino da Said Mechaquat che, secondo quanto emerso nelle ultime ore, non si trovava in carcere quando ha commesso l’omicidio per degli intoppi nella trasmissione dei documenti della Corte d’Appello alla procura.
“Voglio andarmene dall’Italia? Si voglio andarmene, qui c’è qualcosa che non funziona.Ormai io ho fatto i funerali e Stefano non me lo restituisce nessuno. Prima questa cosa che l’assassino voleva uccidere qualcuno felice, poi questa cosa della Corte d’Appello: ma capite che è tutto assurdo? Neanche nei film c’è una sceneggiatura così””.