Notte di terrore a La Goletta, quando novanta persone, tra le quali venti minori, avrebbero minacciato lavoratori del porto di Shaq al-Wadi per costringerli a farli salire di nascosto a bordo di una nave che si apprestava a salpare verso l’Italia.
Si tratta di un pericoloso precedente. Gli operai del porto sono riusciti però a informare gli agenti della sicurezza che sono intervenuti sotto la guida del capo della direzione della sicurezza nazionale a Cartagine, riuscendo a prendere il controllo della situazione e a trarre in arresto tutti gli adulti, mentre i minori sono stati affidati al Dipartimento per il benessere minorile di Karajani.
Tra le persone arrestate anche una ragazza.
Ultimo aggiornamento 25 marzo
Il Ministero degli Interni tunisino, ridimensiona la notizia, precisando che non si è trattato di un attacco alla zona portuale e che le persone che hanno tentato di imbarcarsi clandestinamente sulla nave in partenza per l’Italia non erano armate.
Secondo quanto dichiarato dal Ministero, si sarebbe trattato di una normale attività finalizzata a combattere l’emigrazione illegale in applicazione del piano approvato dall’unità della regione di sicurezza nazionale.
Da fonti vicine agli apparati di sicurezza tunisini, viene invece ribadito che tra le cento persone arrestate, ve ne erano armate di coltelli e altre armi bianche. Del resto sarebbe difficile ipotizzare che un centinaio di perone potessero imbarcarsi clandestinamente su una nave in partenza, passando inosservate e senza l’uso della forza.