
Il popolo palestinese non merita (così come altri popoli in lotta per libertà) tanta indifferenza da parte dei gruppi dominanti e tanta spietata arroganza da parte degli eserciti occupanti.
Cosa hanno fatto di male i palestinesi? Quali sono le loro colpe? Forse quella di aver subito la perdita di circa la metà del loro territorio storico per risarcire l’ atroce danno subito dagli ebrei per volontà dei nazi fascisti europei? Perché ancora oggi i palestinesi non hanno uno Stato internazionalmente riconosciuto in base alle decisioni dell’ Onu?
E dire che negli ultimi 30 anni sono stati creati (talvolta inventati) tanti Stati e statarelli forzando i limiti della legalità internazionale.

La gente di buon senso, amante della pace dovrebbe chiedersi il motivo di tanta strafottenza della cd “comunità internazionale” nei riguardi del dramma palestinese. Nemmeno una parola di pietà, un gesto umanitario per i tanti bambini, vecchi, giovani palestinesi che continuano a essere arrestati, massacrati dall’esercito israeliano.
Per altre comunità, e per molto meno, scattano le grandi campagne di solidarietà, le marce, le fiaccolate, i summit, etc. Evidentemente, le vittime palestinesi sono considerate inferiori. Purtroppo, anche nel mondo arabo (soprattutto nelle ricche petro-monarchie) si sono allentati i rapporti di solidarietà, di (falsa) fratellanza.
Com’ é noto, oltre ai palestinesi dei territori violati dalle milizie israeliane, vi è anche una diaspora sparsa per il mondo.
Decine, centinaia di migliaia di profughi palestinesi che agognano e si battono per tornare nelle loro terre e case, da cui sono fuggiti o sono stati cacciati con la forza.
Mi fermo qui. Le stampe mi furono donate (nel 1988) da un vecchio profugo che era con noi ad Atene in attesa d’imbarcarci sulla “Nave del ritorno” palestinese bloccata con la violenza dai governanti israeliani. http://www.rassegna.it/articoli/israele-e-la-nave-affondata-quel-precedente-di-20-anni-fa
