Nel corso di una operazione di controllo straordinario del territorio fra Concamarise e Sanguinetto, i Carabinieri della Compagnia di Legnago, insieme a quelli del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Verona e del Nucleo Cinofili di Torreglia (PD) hanno effettuato una serie di perquisizioni e controlli a capannoni ed aziende agricole per il contrasto all’illegalità ed allo sfruttamento dei lavoratori.
A Concamarise, in particolare, i militari dell’Arma hanno indirizzato le loro verifiche sui lavoratori stagionali impegnati nella raccolta delle zucchine, rilevando che, su 3 aziende fornitrici di manovalanza, una aveva posto in essere una serie di gravi irregolarità. Intanto su 13 lavoratori (indiani e centroafricani) trovati all’opera, ben 10 non erano stati assunti; per quanto riguarda gli africani, si tratta di richiedenti asilo ospitati presso i C.A.S. della zona. Inoltre è stato rilevato che i lavoratori svolgevano turni di 10 ore nei giorni feriali e 5 nei festivi, lavorando quindi anche 7 giorni su 7, a fronte di una paga di 2,50 euro l’ora. Al datore di lavoro, un indiano di 46 anni residente in zona, arrestato in flagranza di reato per sfruttamento del lavoro nero, sono state contestate anche una serie di altre irregolarità: la mancata redazione del documento di valutazione dei rischi e della nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, la mancata formazione dei dipendenti sui rischi per la salute derivanti dalle mansioni svolte, il fatto che il personale non fosse stato dotato di dispositivi di protezione individuale e carenze nella sorveglianza sanitaria dei dipendenti. Per lui è stata applicata anche la sospensione dell’attività imprenditoriale, oltre a 10 maxi sanzioni sia penali che amministrative, per un importo complessivo di oltre 100.000 (centomila) euro.