Quando in assoluta solitudine, nel febbraio 2015, scrissi l’articolo dal titolo “L’ON. RICCARDO GALLO AFFLITTO INDAGATO PER OMICIDIO DI MAFIA MA LA STAMPA NON PUBBLICA NULLA”, in merito alle dichiarazioni del pentito Daniele Sciabica che coinvolgevano in un omicidio di mafia l’on. Riccardo Gallo Afflitto – precisando al contempo che le accuse a carico del Gallo erano state archiviate – venni immediatamente accusato da un paio di giornalisti e qualche soggetto politico di aver voluto avvelenare la campagna elettorale ad Agrigento.
Non è neppure il caso di sottolineare come i suddetti giornalisti – non certamente i politici che non hanno alcun dovere nell’informare i cittadini rispetto vicende quali quella in oggetto – avessero tradito uno dei principi fondamentali del giornalismo; ovvero quello di informare i propri lettori!!!
Tra gli accusatori dell’autore dell’articolo, prendendo posizioni in difesa dell’on. Riccardo Gallo – insieme a due fratelli, entrambi giornalisti (solo per essere riuscito a creare questa strana alleanza avrei meritato un premio) – quel Giuseppe Arnone che oggi si riscopre Giustizialista a tal punto da riportare in un suo scritto dal titolo “ALFANO E LA BANDA BASSOTTI” (vedi foto accanto), che si tratta di “una banda di cui fanno parte pure persone accusate dai collaboratori di giustizia di essere mandanti di omicidi, quali l’onorevole Riccardo Gallo Afflitto.”
Che Arnone abbia dimenticato quando definiva “immenso squallore, di ingiustificabile cattiveria e di infimo livello”, nonché “inqualificabili infamità”, le attività di informazione da parte del sottoscritto?
Attività per le quali subii anche la minaccia di querela da parte del Gallo Afflitto, così come correttamente riportato da “Ossigeno per l’Informazione”.
Bene, nel caso in cui lo avesse dimenticato, in attesa che anche un paio di giornalisti, nella circostanza del 2015 alleati di Arnone, vogliano anche loro seguire la linea del giustizialista a orologeria, invito i lettori a leggere quello che Arnone scriveva il 25 febbraio 2015
Gian J. Morici