Il suo programma, quale l’ha annunciato durante la corsa alle primarie del Partito Socialista francese ha un sacco di falle a livello economico e non si capisce bene come potrebbe realizzare certe riforme. Il reddito universale di base è difficile da stabilire. Ma poco importa… Hamon sarà il candidato del PS per le presidenziali.
Exit Valls. Non è sopravvissuto al quinquennio Hollande e soprattutto non è sopravvissuto a se stesso perché troppo distante dai francesi. Lo schiaffo è grande.
Benoît Hamon, uno dei frondisti che hanno fatto così fatica ad imporsi ma che hanno dimostrato che esiste ancora una sinistra nel PS.
I militanti di Valls danno appunto la colpa ai frondisti dichiarando che i frondisti hanno impedito al governo Hollande di governare. E meno male… Gli opinionisti dicono che ha vinto la sinistra radicale ma no, è la sinistra incerta e poco sociale che ha perso.
Ha vinto lo slogan “Faire battre le coeur de la France – far battere il cuore della Francia.
Ora deve riunire attorno a se i PS battuti ma almeno. E’ difficile immaginare Hamon presidente. Rischiamo uno scontro Le Pen – Melanchon del Front de Gauche. Ossia uno scontro fra due estremi. Uno scenario che pensiamo irrealista ma…
Resta il fatto che la vittoria di Hamon tra i militanti rincuora anche se il PS ha dimostrato in tutti questi anni di essere un castello di carte !
In poche parole arriveremo al giorno delle elezioni presidenziali con tre sinistre.
Luisa Pace