Dichiarazione di Marco Cappato, promotore della campagna Eutanasia legale e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni per la ricerca scientifica e le libertà civili.
La Conferenza dei Capigruppo della Camera dei Deputati ha fissato oggi per il 30 gennaio la discussione sulla proposta di legge in materia di consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento.
Dopo oltre 3 anni dal deposito della proposta di legge di iniziativa popolare dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà scientifica, il Parlamento compie dunque un altro passo importante verso l’obiettivo per cui si batte ALC, il riconoscimento ufficiale del diritto di scegliere come e quando terminare la propria vita e interrompere la propria sofferenza.
Un diritto degli italiani – richiesto dal 77% secondo una recente indagine SWG – che non deve essere riconosciuto esclusivamente a chi è cosciente o a chi è attaccato a una macchina, escludendo molti altri malati terminali, ma che deve essere universalmente riconosciuto grazie alla legalizzazione del testamento biologico.
“Questa decisione rappresenta un passo avanti di grande importanza verso l’affermazione del diritto all’autodeterminazione anche nelle scelte di fine-vita. Il testo della relatrice Donata Lenzi è infatti una buona base di discussione, che potrà essere ulteriormente migliorata in Commissione grazie ad emendamenti che esplicitino la legittimità della pratica della sedazione profonda e continua per i malati terminali”, Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni per la ricerca scientifica e promotore della campagna Eutanasia legale.
“Se la Camera dei Deputati riuscirà a mantenere il calendario attualmente previsto, discutendo il 30 gennaio e votando il 31 gennaio, ci saranno le condizioni per approvare il testo anche al Senato e per arrivare a una buona legge prima delle fine della legislatura. Come Associazione Luca Coscioni ed Eutanasia legale ci impegneremo per tale obiettivo, proseguendo in particolare l’azione di supporto a tutti i cittadini che cercano di far valere il proprio diritto costituzionale all’autodeterminazione, anche in materia di interruzione delle terapie”, conclude Cappato.
ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI per la libertà di ricerca scientifica
L’Associazione Luca Coscioni promuove la libertà di ricerca scientifica e le libertà civili attraverso l’azione diretta dei cittadini. L’associazione nasce nel 2002 su iniziativa di Luca Coscioni, docente universitario malato di sclerosi laterale amiotrofica, che ottenne il sostegno di 100 Premi Nobel di tutto il mondo a favore della ricerca sulle cellule staminali embrionali. Dopo la scomparsa, nel 2006, di Luca Coscioni e dell’allora Co-Presidente Piergiorgio Welby, l’Associazione ha continuato a dare corpo alle speranze di chi si oppone alle leggi proibizioniste sulla scienza e sulla vita, ottenendo risultati importanti attraverso la mobilitazione nonviolenta e giudiziaria, in particolare al servizio di malati, ricercatori e persone con disabilità.
I principali obiettivi dell’ALC sono:
- Libertà di ricerca scientifica
- Legalizzazione dell’eutanasia e del testamento biologico
- Diritti delle persone con disabilità ed eliminazione delle barriere architettoniche
- Aggiornamento del nomenclatore tariffario e assistenza autogestita
- Antiproibizionismo in tema di droghe e di terapie
- Diritto alla salute riproduttiva e all’informazione sessuale
- Fecondazione assistita e eliminazioni dei divieti della legge 40
L’Associazione Luca Coscioni è un’associazione no profit di promozione sociale e soggetto costituente del Partito Radicale