Il famoso chef italiano Carlo Cracco partecipa alla campagna del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) “Recipes for Change”, mirata a sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo alle sfide che i piccoli agricoltori dei paesi in via di sviluppo si trovano ad affrontare a causa del cambiamento climatico.
Il giudice della trasmissione Masterchef Italia ha visitato un progetto dell’IFAD nella provincia di Kandal, nel sud della Cambogia, dove l’impennata delle temperature e l’imprevedibilità delle piogge stanno mettendo a rischio la produzione di riso.
Il riso, che occupa quasi l’80 per cento delle terre coltivate del distretto ed è un alimento di base in quasi tutta l’Asia, risente gravemente delle frequenti siccità e delle piogge torrenziali. Prima, i contadini di questa regione ottenevano due raccolti di riso all’anno, ora invece solo uno.
“La situazione è peggiorata e, se andrà avanti così, le cose si faranno ancora più dure per i contadini qui in Cambogia”, ha dichiarato Cracco. “Se non riusciranno più a produrre riso, che per loro è un alimento essenziale, saranno a rischio la loro cultura, le loro tradizioni, la loro stessa vita.”
In Cambogia, l’IFAD sta aiutando circa 90.000 agricoltori ad aumentare la propria capacità di resistere e adattarsi ai cambiamenti del clima, introducendo tecnologie a basso costo e pratiche agricole più efficienti.
Ad esempio, semplici strumenti come seminatrici meccaniche e impianti di irrigazione goccia a goccia contribuiscono a sfruttare al massimo i semi disponibili, assicurando che non vadano sprecati, che siano piantati alla giusta distanza l’uno dall’altro e che ricevano la giusta quantità di acqua.
Per ottimizzare le risorse a disposizione, i contadini locali vengono incoraggiati a utilizzare il letame prodotto da maiali e mucche per alimentare una vasca di fermentazione che produce sia metano da usare al posto della legna da ardere, sia fertilizzante per le colture.
Viene inoltre insegnato loro a diversificare la produzione, in modo che se un raccolto viene a mancare non si trovino a soffrire la fame.
Queste pratiche hanno anche effetti positivi sul loro reddito, come spiega il responsabile della gestione dei programmi dell’IFAD nel paese, Meng Sakphouseth: “Hanno più risorse, guadagnano di più, ottengono più raccolti e hanno un sistema produttivo maggiormente differenziato, il che li aiuta ad affrontare meglio le conseguenze del cambiamento climatico, come siccità o alluvioni”.
“Bisogna coltivare, mantenere e preservare nel tempo quello che si ha, non lasciarlo deteriorare”, sostiene Cracco. “Spesso non si apprezza appieno ciò che si ha, solo quando è andato perduto si dice ‘era meglio prima’. Ma a quel punto è troppo tardi.”
Carlo Cracco è uno dei tre giudici della trasmissione Masterchef Italia, il conduttore dello show Hell’s Kitchen nonché chef e proprietario del ristorante Cracco, che ha conquistato due stelle Michelin e figura nella classifica dei cinquanta ristoranti migliori del mondo.
Lo chef Cracco collabora alla campagna dell’IFAD “Recipes for Change”, che fa conoscere i cibi preparati dai piccoli agricoltori dei paesi in via di sviluppo, le minacce che incombono sugli ingredienti di tali ricette a causa del cambiamento climatico e le soluzioni promosse e sostenute dall’IFAD.
Italian Chef Carlo Cracco draws attention to climate change threats for small scale farmers in Cambodia
Italian celebrity chef Carlo Cracco is working with the UN’s International Fund for Agricultural Development’s (IFAD) Recipes for Change campaign to highlight the threats small scale farmers in developing countries are facing as a result of climate change.
The Masterchef Italy judge visited an IFAD-supported project in Kandal province in southern Cambodia last week, where soaring temperatures and unpredictable rains are putting rice production at risk.
Rice, which accounts for almost 80 per cent of farmland in the province and is a staple food in most of Asia, is being affected by frequent droughts and damaging floods. While touring the area, local farmers told Cracco that they used to harvest rice twice a year but now it is only once.
“The situation has gotten much worse and if it carries on like this it will just get even harder for farmers here in Cambodia,” said Cracco. “If they can no longer produce rice, which is for them a staple, it threatens their life, their culture, their tradition.”
By introducing low-cost technology and more efficient farming practices, IFAD is helping more than 90,000 farmers in Cambodia build their resilience to climate change. For example, simple tools like mechanical seeders and drip-irrigation pipes help make the most out of available seeds, ensuring that they don’t go wasted, that they are planted at the right distance, and that they receive the correct amount of water. Local farmers are also being encouraged to use manure from their pigs and cows to feed a biogas digester, which produces methane to replace firewood as well as fertilizer for their crop, while being trained on how to diversify their produce so that if one crop fails they do not go hungry.
“These practices are also improving incomes,” said IFAD’s Country Programme Officer, Meng Sakphouseth. “They have more assets, they earn more money, produce more crops and have a more diversified farming system, which helps them cope better with climate change such as droughts or floods.”
Cracco pointed out how important it is for local farmers to adapt to changing climate conditions and preserve resources. “What you have, you must cultivate, maintain and preserve over time, not let it go lost,” he said. “You don’t often value what you have. Only when it is lost do you say, gosh, it was better before. But by then it is too late.”
Cracco is one of the three judges of Masterchef Italy, presenter of Hells Kitchen and chef and owner of Cracco restaurant, which has earned two Michelin stars and is listed as one of the fifty best restaurants in the world.
Cracco was in Cambodia to take part in filming a series called Recipes for Change, where top chefs travel to developing countries, prepare and cook foods that are being threatened by climate change, and show how IFAD is working with farmers to adapt to the very real impacts of climate change in their communities.
IFAD invests in rural people, empowering them to reduce poverty, increase food security, improve nutrition and strengthen resilience. Since 1978, we have provided about US$17.6 billion in grants and low-interest loans to projects that have reached some 459 million people. IFAD is an international financial institution and a specialized United Nations agency based in Rome – the UN’s food and agriculture hub.