Sono stati individuati e tratto in arresto, nel corso del pomeriggio, i presunti autori del tentato omicidio ai danni di un cinquantunenne tarantino, attinto da un colpo di pistola alla spalla questa mattina al mercato coperto del rione Tamburi.
I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Taranto hanno tratto in arresto per tentato omicidio in concorso e porto abusivo di armi, un 53enne, operaio, gravato da precedenti di polizia ed i suoi due figli, rispettivamente un 28enne e un 33enne, entrambi incensurati, tutti residenti a Taranto nell’indicato quartiere.
Le immediate indagini avviate dai militari si sono orientate nei confronti dei tre grazie alle dichiarazioni acquisite da testimoni presenti sul luogo del reato che davano una sommaria indicazione sulla dinamica dei fatti, successivamente riscontrata dagli accertamenti eseguiti dalla Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo, fornendo delle indicazioni sulle fattezze degli autori. Le attività di ricerca dei militari dell’Aliquota Operativa hanno consentito in poche ore di individuare e localizzare i tre responsabili: il 28enne è stato rintracciato poco dopo l’evento presso l’Ospedale Moscati; il fratello 33enne veniva invece individuato presso l’abitazione di parenti ove aveva trovato rifugio ed il padre dei due, evidentemente al corrente dell’arresto dei due figli si presentava presso il Comando Provinciale di Taranto nel tardo pomeriggio, accompagnato dal legale di fiducia.
Secondo la ricostruzione effettuata dagli operanti, i tre, intorno alle 06.30, a volto scoperto, si sarebbero presentati dinanzi ad una macelleria del mercato coperto a bordo di un’utilitaria. Scesi dalla vettura, il 53enne ed il figlio 28enne si sarebbero avvicinati all’esercizio esplodendo con una pistola “a tamburo” verosimilmente cal. 38 alcuni colpi di arma da fuoco nei confronti del cinquantunenne, per poi risalire sulla vettura guidata dal 33enne a bordo della quale si davano alla fuga.
Le attività d’indagine avviate nell’immediatezza dai Carabinieri hanno consentito di rinvenire dinanzi all’esercizio commerciale i resti di quattro ogive; nel corso della mattinata, abbandonata nelle campagne del rione Tamburi, veniva poi rinvenuta l’autovettura usata durante l’agguato opportunamente sequestrata per gli accertamenti tecnici.
All’esito della ricostruzione formulata dagli inquirenti è emerso che il movente sarebbe da ricondurre ad una serie di dissidi intercorsi tra i tre e la vittima, già culminati nei decorsi giorni in reciproche e violenti aggressioni, mai denunciate; proprio nella mattinata odierna avrebbe avuto luogo l’ultimo dei violenti litigi a seguito del quale 28enne si era fatto medicare presso l’Ospedale Moscati ove veniva rintracciato dai Carabinieri.
I tre, terminate le formalità di rito, sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Taranto a disposizione del PM di turno dott.ssa Giorgia Villa, in attesa dell’udienza di convalida.
La vittima è ancora ricoverata presso l’Ospedale SS. Annunziata in prognosi riservata ove verrà sottoposto ad intervento chirurgico. Non versa in pericolo di vita.