Preceduto dalla breaking news : « Il Ministro degli Interni interverrà fra poco », il sommo responsabile della sicurezza francese, Bernard Cazeneuve, è apparso sugli schermi alle 22,30 di giovedì sera per annunciare solennemente che a seguito dell’arresto in mattinata di un sospetto terrorista ad Argenteuil, località a Nord di Parigi, una vasta operazione di operazione di polizia era in corso, con evacuazione degli abitanti del quartiere e massiccio intervento degli artificieri. Operazione ancora in corso venerdì mattina. Fin qui ci siamo.
Ma è possibile che un Ministro degli Interni o chi per lui annunci fiero che l’individuo è “implicato ad alto livello in un progetto d’attentato in Francia”? Attentato sventato, sempre secondo il Ministro. Non fasciamoci la testa pensando che magari qualcuno potrebbe dare il cambio al tipo, che poi si chiama Reda Kriket. Per chi non avesse ascoltato il soddisfatto intervento dico solo che sapeva tanto di marketing governativo volto a mostrare ai francesi che la sicurezza qui c’è. I media ovviamente seguono e/o sono usati da eco. Infine un collega TV che non nomino perché ho pensato “sta a vedere che domani lo licenziano”, ha avuto un’illuminazione ed ha chiesto agli invitati se non sia il caso di non fare delle dirette degli arresti e delle perquisizioni, anche perché nel suo intervento “il Ministro non ha detto nulla”. Parole sante. L’invitato gli ha dato ragione, sottolineando che il fatto di rilanciare che “siamo in guerra” da parte di Ministri vari ed eventuali è un errore poiché nel termine “guerra” si può intuire un gusto di nobiltà mentre bisogna continuare a dire “terrorismo”. Oggi verifico se i due che hanno osato mettere in dubbio la strategia di comunicazione globale sono ancora in auge.
Vogliamo anche parlare dell’avvocato di Salah Abdeslam, Sven Mary che va a parlare con il suo cliente nella prigione iperbunkerizzata per poi indire all’esterno conferenze stampa e farsi portavoce del fu ricercato numero uno? Non è credere alle scie chimiche pensare che quando riporta propositi dell’individuo, ormai imprigionato, magari lascia sfuggire qualche messaggio subliminale.
Rassegnamoci. Poiché è normale e soprattutto per la nostra sicurezza e la tranquillità del nostro sistema nervoso che stiamo vivendo arresti in diretta lasciamoli fare, tanto sono convinti, e tranquillizziamoci da soli.
L.P.