Il Presidente della Regione Liguria Toti a 24 Mattino su Radio 24: “Mantenere in vigore Schengen”
“Sono contrario ad un controllo dei confini all’interno dell’Europa. Se l’Europa vuole essere una comunità di stati importante, i controlli vanno fatti alle frontiere quando si entra nella Comunità Europea. Il problema è stabilire dei controlli che non sono quelli che vengono fatti attualmente”. “Non è un problema di controlli tra noi e l’Austria o noi e la Francia, e quindi mi sembra giusto che rimanga in vigore il trattato di Schengen. Il problema è dare la certezza agli Stati che non sono un primo confine marittimo, come l’Austria o la Francia, di avere una circolazione di persone che sono state regolarmente identificate, cosa che però in Italia non sempre avviene”.
Sul trattato di Caen
“Il Parlamento non deve ratificare il trattato di Caen sulla pesca e deve richiamare i francesi al tavolo”. Così Giovanni Toti parla del trattato firmato nel 2015 che ha cambiato i confini marittimi tra Italia e Francia. “Non ne sapevamo niente e il Governo non ci ha mai consultato, come immagino non abbiano consultato il presidente della Sardegna e della Toscana – ha aggiunto Toti. “Mi sembra un pasticcio visto che una parte del mare tra Ventimiglia e la Francia è passata sotto la sovranità francese, tra questi una fossa piuttosto importante per l’attività peschereccia di Sanremo che pesca i famosi gamberi di Sanremo. Mi auguro che si possa fare un passo indietro visto che i francesi hanno già ratificato, ma gli italiani ancora no; il trattato deve essere ratificato dal parlamento e firmato dal Presidente della Repubblica. Ho chiesto a tutti i ministri liguri e parlamentari liguri di farsi carico del problema; terrorizzare una flotta peschereccia che dà da lavorare ad alcune centinaia di persone tra indotto e diretto mi sembra francamente una follia. È una perdita che non ha alcun senso, non abbiamo nulla in cambio.Questo è uno dei tanti pasticci che il Governo ha fatto senza dire niente nessuno”.
E sulla Rai
“Alla Bignardi auguro buon lavoro, dopodiché un po’ di più di equilibrio e di polifonia non farebbe male in questo Paese”. Toti continua: “Se i governi di centrodestra avessero fatto il 10% di quello che ha fatto questo governo di sinistra, dalla gestione delle banche, alle nomine delle società partecipate e controllate, fino alle nomine della Rai, credo ci sarebbero state barricate e forconi davanti a Palazzo Chigi. In questo Paese a una certa sinistra si perdona tutto e al centrodestra non si perdona mai niente.”