Svolta storica, l’Arabia Saudita apre il voto alle donne, ne sono state elette almeno quattro, eletta donna a La Mecca… E’ uno scherzo? Vogliamo seriamente congratularci con l’Arabia Saudita per questa “apertura femminista”? O proviamo a cercare il volto di Salma bint Hizab al-Oteib, eletta nella zona di Madrakah?
Dov’è la svolta storica? Per una prima elezione concessa al mondo femminile le cifre sono accettabili: su 6.440 candidati, 900 donne son poche ma è già qualcosa.
Solo che nella monarchia assoluta dove le donne sono interamente velate, non possono guidare, devono avere un tutore, dove le donne che si sono presentate hanno potuto fare campagna soltanto tramite portavoce uomini e via dicendo… dove le donne che volevano votare hanno dovuto far fronte a problemi amministrativi nonché di trasporto per rendersi ai seggi, con il risultato che solo un 10% di saudite ha votato la svolta ha un sapore di presa in giro.
Vogliamo davvero considerare questa concessione come un momento storico o parliamo di fumo negli occhi da parte dell’Arabia Saudita sempre più onnipresente negli scambi commerciali con i nostri politici e nei summit internazionali mentre calpesta i diritti umani? Già, dimentichiamo l’assurda nomina del saudita Faisal bin Hassan Trad a capo di un panel dell’ONU sui diritti umani nel settembre scorso. Dimentichiamo anche la sorte di Ali Mohammed al-Nimr, condannato alla decapitazione, d’uso corrente nel regno, ed il cui corpo sarà poi esposto al pubblico? E il britannico di 74 anni Karl Andree condannato ad un anno di prigione e 350 colpi di frusta perché gli hanno trovato qualche bottiglia di vino nel cofano? E’ sin fortunato rispetto al blogger Raf Badawi, condannato a mille colpi di frusta e 10 anni di prigione, incarcerato dal 2012 per essersi “espresso” e che ha iniziato uno sciopero della fame. E la lista è lunga…troppo lunga…
Se sommiamo l’elenco dei diritti umani calpestati dall’Arabia Saudita al numero di diritti negati alle donne, queste elezioni non sono altro che fumo negli occhi e sicuramente non una svolta storica.
Non lasciamoci velare la faccia.
L.P.