L’uomo, armato di 2 pistole, tenta di sfuggire ad una pattuglia a Tesimo. Nascondeva un arsenale in garage a Merano: sequestrate altre 15 pistole, munizioni e refurtiva.
I Carabinieri sono alla ricerca di persone sospette quando notano uno scooter parcheggiato nella vegetazione che costeggia la strada ed un uomo nelle vicinanze; è abbastanza robusto e vestito in maniera piuttosto insolita, con giubbotto e pantaloni scuri. È già buio ed i militari, insospettiti da quella presenza, si fermano con l’intento di controllarlo.
Giunti a pochi metri, gli chiedono il motivo della sua presenza e stanno per identificarlo, quando questo li aggredisce e tenta la fuga a piedi; i Carabinieri lo inseguono, lo raggiungono e, dopo una breve colluttazione, riescono ad immobilizzarlo ed arrestarlo. Ma a questo punto iniziano le sorprese: l’uomo, sotto il giubbotto, indossa un gilet tattico di tipo militare (un “jacket”) equipaggiato con ben 2 pistole, una Walther P99 cal. 40 SW ed un Revolver cal. 38, tutte e due cariche e pronte a sparare (addirittura anche un secondo caricatore di riserva), mentre nello zainetto ha un flex (di quelli utilizzati per aprire le casseforti) ed una serie di arnesi da scasso.
Conducono l’arrestato in caserma ed iniziano le indagini sul suo conto. Sul posto arriva anche personale della Compagnia e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bolzano, mentre i due Carabinieri che hanno operato il primo intervento ricorrono alle cure del pronto soccorso di Bolzano: se la caveranno con pochi giorni di prognosi. Si scopre ben presto che l’uomo, un 49enne ligure, pregiudicato, vive a Merano con la convivente di 43 anni, in un appartamento del centro.
Immediatamente l’azione si sposta a Merano e, con l’aiuto dei Carabinieri del posto, inizia una serie di perquisizioni; prima in casa e poi nella cantina ed in una serie di 3 garages in uso all’uomo arrestato. In casa c’è la sua convivente, che inizialmente finge stupore per quanto accaduto al compagno.
Lo spettacolo di fronte al quale i Carabinieri si sono però trovati è stato di quelli difficili da immaginare e da dimenticare: un vero e proprio arsenale, composto da altre 15 pistole, tutte perfettamente funzionanti e già cariche, oltre 600 cartucce di varia tipologia e calibro, numerosi arnesi da scasso ed attrezzature utili ad introdursi in appartamenti (c’è addirittura un rampino per scendere dai tetti), oltre ad una serie interminabile di oggetti e preziosi monili rubati.
Essendo emersi numerosi indizi a carico della donna, i militari hanno arrestato anche lei per il reato di ricettazione in concorso con il convivente.
Entrambi sono ora a disposizione dell’autorità giudiziaria. A loro carico ci sono accuse piuttosto pesanti: per l’uomo, in particolare, si tratta –per ora- di porto e detenzione abusiva di armi da fuoco e munizioni, ricettazione, possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.