I greci non hanno detto « no » all’Europa ma ai dictat che le sono stati imposti. I greci hanno votato democraticamente che il risultato piaccia o no. Il disastro economico che si prospetta è innegabile anche se vengono già promessi aiuti umanitari al popolo ellenico.
La dichiarazione di Veloukasi sul fatto che “prima di accettare nuovi prestiti bisogna consolidare la questione del debito” è più che ragionevole. Quanto sta succedendo in Grecia è il risultato della sordità al tavolo delle trattative soprattutto da parte tedesca. E’ anche il risultato di un ingresso del paese nell’eurozona quando ancora non poteva attenersi agli standard economici europei. Dovrebbe infine esserci la presa di coscienza che l’errore è stato costruire l’Europa economica prima di quella politica.
Non si è lasciato a Tsipras il tempo di fare le riforme sulla corruzione che ha ereditato dai passati governi eppure rientrano nel suo programma. La Grecia è stata “espulsa” dall’Eurogruppo quando ha annunciato il referendum, quanto di più democratico.
L’austerità ha affamato i greci già vittime della corruzione dell’oligarchia che ha regnato per anni.
L’Europa deve ora farsi una seria autocritica. Da tempo si dice che l’austerity uccide le economie. La Grecia è stata affondata non aiutata. Impossibile per il paese accettare nuovi prestiti quando è già al sovra indebitamento.
In questo momento è la Francia che più cerca di sostenere la volontà della continuità delle trattative con la Grecia. Dobbiamo attendere il risultato dell’incontro di Hollande con la Cancelliera Merkel.
A chi ha commentato che il voto va nel senso dei discorsi populisti o di gruppi di estrema destra come Alba Dorata ha risposto democraticamente il popolo.
L’Europa deve abbassare i toni che non consentono la ripresa. L’austerity sta massacrando più popoli europei.
Gli opinionisti che dicono che Tsipras non ha tassato la Chiesa come l’oligarchia dovrebbero guardare cosa sta succedendo a casa loro. Quale paese ha tassato la Chiesa? La Grecia non ha tagliato le spese sulla difesa ma come l’Italia o la Francia in questo periodo di conflitti è in prima linea.
Ora le reazioni sono a caldo e solo nei prossimi giorni si potrà cominciare a capire la situazione.
Ha ragione Tsipras “Il referendum di oggi non ha vincitori. Abbiamo provato che anche nei casi più difficili non si può uccidere la democrazia”.
La Grecia ha le proprie responsabilità, non è tutta colpa dell’UE ma il popolo è stato coraggioso. I greci non vogliono “uscire dall’Europa ma dal circolo vizioso dell’austerità”.
Luisa Pace