La Tunisia nel cuore del ciclone degli attentati. Dopo l’attacco al Museo Bardo di Tunisi, il paese conosce oggi uno degli attentati più tragici della sua storia.
Il bilancio provvisorio del Ministero degli Interni tunisino è di 37 morti e 36 feriti. L’aggressione è avvenuta nella città turistica di Sousse nonostante l’allerta massima applicata dopo i 22 morti del marzo scorso.
Le spiagge di due alberghi sono stati l’oggetto dell’attacco con alcune sparatorie da parte dell’aggressore e le forze di sicurezza spiegate vicino ai siti turistici. Il terrorista è stato ucciso. Si tratta di uno studente tunisino incensurato della regione di Kairouan, una delle città sante dell’Islam.
I turisti presenti sul posto sarebbero di almeno sei diverse nazionalità. Il settore è turisticamente strategico. Si tratta di un colpo duro al paese già avvertito dai radicali islamisti che vogliono applicare la sharia in questa democrazia dal processo complicato.
La Francia aiuta in particolar modo la Tunisia a proteggersi contro gli attacchi degli estremisti. Non si sa fino a che punto l’Isis riuscirà ad infiltrare il paese. Purtroppo la Tunisia si trova in prima linea di fronte al problema del jihadismo e le forze armate tunisine non sono abbastanza numerose per fronteggiare da sole il pericolo del califfato.
Luisa Pace