Questo in sintesi il contenuto della lettera inviata dal Presidente Nazionale di Legambiente al Questore di Agrigento, al Prefetto e, per conoscenza, al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento, oltre che come comunicazione importantissima agli esponenti di Legambiente.

“Ha ragione Arnone a sostenere che il Sindaco Firetto dovrebbe andare in galera, o Casa e Fontana a candidarsi con lui e a sostenere Firetto alle elezioni?”
Questa la lettera:
Egregio Questore, egregio Prefetto, in merito alla lettera a Voi indirizzata dall’avv. Giuseppe Arnone in data 8 aprile u.s., avente ad oggetto: Scioglimento per inquinamento mafioso Comune di Porto Empedocle. Gravissime situazioni di illegalità facenti capo al Sindaco Calogero Firetto, evidenziano fatti meritevoli provvedimenti di tutela legalità; mi preme farVi presente quanto segue: l’avv. Giuseppe Arnone parla esclusivamente a titolo personale, non ha alcun titolo ad esprimere posizioni pubbliche a titolo e per conto dell’Assemblea dei Delegati di Legambiente Onlus, tanto più che, per effetto di precedenti episodi, già dal 4 gennaio 2014 l’avv. Arnone è “sospeso da qualsiasi incarico associativo” ed è tenuto ad “astenersi da subito dall’utilizzare il nome dell’associazione in qualunque contesto”.
Risulta perciò del tutto illegittimo l’uso del nome Legambiente nell’intestazione della lettera in oggetto e nella firma.
Si fa per altro presente che in tutto il territorio nazionale sono legittimamente autorizzati a esprimere posizioni in nome e per conto di Legambiente il presidente di Circolo, il presidente regionale ed il presidente nazionale, o loro delegati.
Nel caso in oggetto non risulta in essere nessuna delle predette condizioni.
Nel ringraziarVi per l’attenzione e scusandomi per il disturbo, Vi porgo i miei più rispettosi saluti:
Luigi Vittorio Cogliati Dezza
Presidente nazionale
Legambiente Onlus