Al direttore del giornale online Sicilia24h, Lelio Castaldo, non piacciono gli attivisti e i parlamentari del Movimento Cinque Stelle che chiedono trasparenza.
Se poi la trasparenza la chiedono per un problema che si presenta davanti l’abitazione di un attivista del movimento cinque stelle, per il direttore Lelio Castaldo certamente la cosa puzza.
Bisogna infatti intervenire su vicende che stanno almeno ad un chilometro dalle case degli attivisti per essere credibili. Guai a protestare ad esempio se ti rubano la macchina davanti il portone di casa, è chiaro che parli per interesse personale e ciò certamente per un grillino è porsi contro i principi ispiratori del movimento che vuole i grillini tutti disinteressati ai guai che si presentano davanti casa propria.
Così se vedi qualcosa che non quadra intorno ai tempi davvero straordinariamente veloci con cui un si danno indicazioni per cambiare in un batter d’occhio la destinazione d’uso ad un immobile, devi assolutamente tapparti la bocca, se si tratta di un immobile che si trova nei pressi di casa tua, altrimenti dai il sospetto che la tua richiesta di trasparenza sugli atti sia certamente interessata.
Trasparenza vorrebbe che si precisasse che l’attivista del meetup Agrigento, Emanuele Dalli Cardillo (reo di aver voluto sollevare qualche perplessità sugli atti in questione ) abita in un popoloso quartiere e che insieme a lui alcune decine di altri residenti hanno avuto le stesse perplessità e hanno firmato una lettera per avere dagli uffici comunali maggiori lumi sulle pratiche relative ad un immobile destinato ad ospitare un centro per immigrati.
Ora non è che Lelio Castaldo in genere scrive delle note contro tutti coloro che chiedono trasparenza sugli atti riguardanti immobili che sorgono nei pressi delle proprie abitazioni. Assolutamente no. Neppure se legge una lettera firmata da decine di persone, se la prende con tutti i firmatari.
Ha obiettivi più mirati: il grillino, ma in un momento preciso, quello della campagna elettorale (la vicenda infatti risale ad alcuni mesi fa, ma Castaldo la rispolvera adesso, con grande tempismo).
Di questo immobile in particolare, da trasformare in comunità per minori, su cui Emanuele Dalli Cardillo e Matteo Mangiacavallo, deputato regionale del Movimento Cinque Stelle, chiedono lumi, il nostro direttore Lelio Castaldo sfodera ben due lunghi articoli chiedendo conto e ragione del perché e del per come un deputato regionale del movimento cinque stelle ed un attivista si siano permessi di avanzare qualche perplessità.
Gli attivisti del movimento cinque stelle sono felici quando qualche pratica viene esitata in poco tempo. Lo sono meno quando non tutte le pratiche vengono esitate con la stessa velocità e pertanto si chiedono perché ciò accada e pretendono trasparenza.
Ma questa richiesta per il direttore Lelio Castaldo non solo è sospetta ma getta anche discredito sugli uffici comunali, di cui come è noto che mai si sono interessati i magistrati e neppure il giornale di Castaldo.
Pertanto per Castaldo, neo paladino dell’ufficio tecnico comunale, nessun titolo hanno attivisti e simpatizzanti di Beppe Grillo a chiedere conto e ragione di qualunque cosa che riguardi pratiche di immobili che si trovino nei pressi delle loro case.
E che avrà mai questo immobile tanto caro al nostro direttore? Perché mai il nostro direttore non ci dorme da quel pomeriggio in cui i signori Dalli Cardillo e Mangiacavallo si sono permessi di presentare in tv le proprie richieste di trasparenza degli atti? Perché mai ad una vicenda simile ha dedicato ben due editoriali, persino più di quanto magari ha fatto intorno a vicende assai più rilevanti?
Siamo certi che come noi molti lettori se lo saranno chiesti e sono arrivati da soli alla risposta: quella che il nostro Castaldo non offre ai suoi lettori per evitare che la sua nota sia così completa da essere troppo trasparente. E il Castaldo sembra avere l’allergia verso quelli che fanno e vogliono trasparenza.
Gli attivisti dei meetup Agrigento e Valle dei Templi