Squilla il telefonino, ti alzi per rispondere, guardi il numero, aspetti che attacchi la segreteria telefonica. È da settimane che va avanti così. Eppure, anche se tu volessi, non puoi staccare il telefono. Famiglia, lavoro, amici, cosa diresti a chi ti cerca?
Passa qualche ora e il telefono squilla nuovamente. Adesso capisci quello che deve provare chi è vittima di stalking. Ma non puoi farci niente. A dire il vero, l’idea di denunciare chi ti molesta ti è anche venuta in mente. Hai fatto una breve ricerca per trovare quale fosse i reato commesso. Minacce? No, mai ricevuta una minaccia. Estorsione? No, neppure questo. E allora? Molestie sessuali? Macché, manco a dirlo. Il codice penale del resto non prevede come reato lo spappolamento costante di quegli ammennicoli, che in quanto tali possono essere stracciati, triturati e ridotti in poltiglia, che teniamo pudicamente coperti laddove non batte mai il sole.
Il telefono squilla. I numeri dai quali ti chiamano sono sempre gli stessi: 08104790, 0875701026, 0875701001. Dopo aver letto i commenti, tu, povero illuso, pensi che un comportamento di questo genere, specie se protratto nel tempo e ripetuto più volte nel corso della stessa giornata, possa rappresentare reato. E forse così sarebbe in un paese civile, come tu, povero idiota, pensi sia il nostro.
L’illusione svanisce presto. L’unico strumento che il nostro paese ti offre per metterti al riparo, forse, da questi “signori”, pare sia il Registro Pubblico delle Opposizioni. Vuoi sapere cos’è? Me lo stai chiedendo? D’accordo, te lo dico subito. Come puoi leggere sul sito, si tratta di un nuovo servizio concepito a tutela del cittadino che ha scelto di non ricevere più telefonate commerciali e che potrà iscriversi gratuitamente (pensa un po’, non ti chiedono neppure un euro…) se non desidera più essere contattato dagli Operatori di telemarketing, in caso contrario varrà il principio del “silenzio assenso”. Sì, hai letto bene, secondo il principio del “silenzio assenso” io ho il diritto di triturarti i gingilli, fino a quando tu non ti iscriverai ad un apposito registro.
Bisogna essere proprio dei geni per concepire una cosa del genere. Poi, d’improvviso mi assale il dubbio: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Perlomeno, così recita la Costituzione… E se fossi un politico? Non avrei forse anch’io diritto a stracciarti gli attributi due o tre volte al giorno, per settimane o mesi, per convincerti a votarmi? Non avrei forse diritto a chiedere l’istituzione di un apposito Registro Pubblico delle Opposizioni, affinchè, per tacito assenso, io possa far deflagrare i testicoli a chi non vi si iscrive? E se fossi un pedofilo, uno stalker, che forse la Costituzione non recita “senza distinzione di sesso”? Per principio di uguaglianza, pari diritti a tutti. Anche per costoro un apposito Registro Pubblico delle Opposizioni grazie al quale potranno conoscere i nomi delle potenziali vittime che non gradirebbero “particolari” attenzioni. Lo stesso principio potremmo estenderlo a garanzia dei diritti di tante altre categorie, mafiosi nell’esercizio delle funzioni (vuoi mettere la necessità di dover fare una telefonata minatoria e correre il rischio di incappare in una vittima non consenziente?), truffatori, terroristi e altri “gentiluomini”…
Grazie al principio del “silenzio assenso”, il diritto dei rompi zebedei è fatto salvo… E il tuo? Hai voglia di scherzare? Perché dovresti essere tu a doverti iscrivere ad un apposito registro che consenta a quanti hanno voglia di romperti le scatole di poterlo fare liberamente?
Pienso. Pienso a la buon’anima e mamma’ tua che hai avuto sta felice idea do Registro. A chella mappina e cess e mammà tua schifosa scrofolosa e maritata a chello curnute pe’ genera’ n’ommo comme a te che nu vaie niente… nu rinale… Mannaggia a chi t’è muorto e mannaggia a chi t’è stramuorto…
Intanto, il telefono squilla per l’ennesima volta…