Il Partito Socialista è riuscito a non perdere per un pelo con neanche voti di differenza dalla candidata del Fronte Nazionale, Sophie Montel che resta entusiasta con il suo il socialista Frédéric Barbier che con una vittoria tra il 51 ed il 52% ha fatto dichiarazioni più sobrie della concorrente. Il Fronte Nazionale canta quindi vittoria e parla di bipartitismo dando per scontato che il partito di centrodestra, l’UMP, sia ormai fuori gioco.
E’ stata una settimana di suspens nel dipartimento del Doubs. Domenica scorsa c’è stato il primo scrutinio dopo gli attentati di Parigi con 13 candidati in lizza per la successione del socialista Pierre Moscovici che dall’8 ottobre scorso si trova alla Commissione europea in qualità di Commissario europeo agli affari economici e finanziari.
Al primo turno di sono presentati ben 13 candidati. Agli starting-blocks il Front National e l’UMP erano i favoriti ma il Partito socialista aveva ritrovato qualche speranza nonostante che la sinistra si presentasse in ordine disperso allo scrutinio.
Ed ecco la sorpresa, se mai ne è una: al primo turno il Fronte Nazionale è arrivato in testa con il 32,6% dei voti davanti al PS che ha raggiunto il 28,8%. Exit per il candidato di centrodestra dell’UMP. La percentuale più alta l’ha raggiunta l’astensionismo con nientemeno del 60,5%.
Non che quest’ultima cifra meravigli molto. Sì, è alta, ma i francesi hanno questo vizio di rendersi più facilmente al secondo turno. Non si sa se aspettano di vedere cosa fanno gli altri o se affrontano una certa pigrizia per salvare il salvabile.
Non dimentichiamo il celebre duello Chirac – Jean Marie Le Pen al secondo turno della presidenziale, dopo la sconfitta al primo turno del PS Jospin. Correva l’anno 2002 e nel timore di trovarsi Le Pen presidente anche la sinistra francese si catapultò a votare Chirac.
Disoccupazione, terrorismo e quindi sicurezza, amalgama con l’immigrazione… tutti cavalli di battaglia del Fronte Nazionale. Non dimentichiamo che durante le elezioni europee del 2014, il Fronte Nazionale è arrivato primo, che l’UMP si è preso un bello schiaffo e che il PS è stato vittima delle sue incertezze e delle guerre intestine tracollando.
Tutta la Francia aveva l’attenzione ricolta ai risultati di questa elezione che deve far tirare l’allarme sulla crescita esponenziale dell’estrema destra per l’ennesima volta.
Luisa Pace