Oggi è il Giorno della Memoria.
E’ forse l’unica tra le tante “giornate internazionali” che tengo a celebrare ogni anno.
E’ il giorno in cui prendiamo coscienza che gli esseri umani sono capaci di delitti efferati, e crimini contro l’umanità intera, solo in nome di una presunta superiorità degli uni verso gli altri.
Se fosse solo per quello che è successo durante il predominio nazista sull’Europa, potremmo celebrarlo con malinconia ma con serenità.
Ma negli ultimi settanta anni quasi ogni anno potremmo aggiungere tasselli alla memoria collettiva di stragi terribili: Srebrenica, Hutu e Tutsi, Nepal, Cambogia, Curdi, cristiani in Nigeria, iracheni e iraniani, le torri gemelle.
Mi fermo qua perché è anche troppo difficile richiamare tutto questo alla memoria.
Un giorno della memoria, in cui vorremmo poter dimenticare che potrebbe succedere ancora.
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