E’ di ieri notte il video di Al-Qaeda Yemen che mostra l’ostaggio americano Luke Sommers, il fotogiornalista e traduttore americano scomparso nella capitale yemenita Sana quattordici mesi fa.
Nel video di 3 minuti, il capo di AQAP, Al-Qaeda nella Penisola Araba, Nasser bin Ali al-Ansi, concede al Presidente Obama tre giorni per rispondere alle richieste pena l’uccisione dell’ostaggio “Avvertiamo Obama ed il Governo americano delle conseguenze nel procedere in questa folle azione”.
Il giovane americano ha lanciato il proprio messaggio in soli 30 secondi del video “Mi chiamo Luke Somers. Ho 33 anni. Sono nato in Inghilterra ma ho cittadinanza americana ed ho vissuto in America la maggior parte della mia vita. E’ trascorso più di un anno da quando sono stato rapito a Sana. Chiedo di aiutarmi ad uscire da questa situazione. Sono certo che la mia vita è in pericolo. Chiedo di fare tutto ciò che può essere fatto. Grazie!”.
Le accuse di Al-Qaeda agli Stati Uniti sono le stesse: “crimini in Palestina tramite il sostegno incondizionato all’occupatore sionista ed il supporto militare ai brutali attacchi contro i musulmani di Gaza, massacri in Afganistan, Somalia, Irak”. Obama sarebbe quindi oggi il “comandante della Crociata” contro i musulmani con raid aerei su Irak, Yemen, Somalia, Sinai e Waziristan. Senza contare l’operazione fallita ad Hadramout in cui sono morti martiri dei Mujahiddin, sempre secondo le parole di Nasser bin Ali al-Ansi, mentre Obama resta intransigente nei confronti delle richieste.
Ennesimo messaggio che semina confusione tra il mondo musulmano e quello dei combattenti islamici che strumentalizzano il loro “credo” per giustificare i loro atti terroristici.
Luisa Pace